Attenzione” al modo in cui si sta portando avanti la riorganizzazione dettata dall’introduzione del numero unico di emergenza “perché qualche problema ci è stato segnalato”. Igor Taruffi ha chiuso così il suo intervento in Aula, in replica alle parole dell’assessore alla sanità Raffaele Donini sollecitato dal consigliere di Emilia-Romagna Coraggiosa, attraverso un’interrogazione a risposta immediata in cui chiedeva “l’orientamento della Regione sul modello da applicare nella gestione delle chiamate di emergenza”. Il consigliere, pur ritenendosi soddisfatto delle spiegazioni fornite dal titolare della Sanità, ha comunque parlato di “criticità sul passaggio delle informazioni tra il primo e il secondo livello” e sul “funzionamento pratico” del numero unico di emergenza. “Il 10 gennaio 2020 è stato siglato il protocollo d’intesa tra il ministero dell’Interno e la Regione- aveva spiegato Raffaele Donini in Aula- per l’attuazione del numero unico europeo per le emergenze (112) secondo il modello della centrale unica di risposta. Il modello organizzativo previsto dalla legge Madia si basa sulle distinzioni tra centrali di primo livello, che ricevono le chiamate di emergenza indipendentemente dal numero di emergenza composto, e centrali di secondo livello che ne assumono la gestione operativa sul territorio. La centrale unica di risposta (Cur112) garantisce quindi un’unica prima risposta a tutte le chiamate di soccorso. Gli operatori, all’atto della risposta, acquisiscono automaticamente il numero da cui è partita la chiamata, la localizzazione, l’intestatario dell’utenza e classificano il tipo di emergenza inoltrando la scheda e la chiamata alle centrali operative”. Nella stessa interrogazione a risposta immediata il consigliere di ER Coraggiosa ha chiesto conto dei “tempi definitivi di erogazione dei pagamenti del Piano operativo annuale” ai Vigili del fuoco. “Sembra siano partiti solo recentemente i primi pagamenti del piano operativo annuale dell’anno 2019 ai Vigili del fuoco, che normalmente venivano effettuati entro l’anno di firma dell’accordo. Questo nonostante- si legge nell’atto- nell’accordo sia stato stabilito un’erogazione anticipata pari al 75% dell’importo complessivo delle risorse destinate nello specifico programma operativo annuale per far fronte alle prime spese da sostenere per l’avvio delle attività. Il fatto va segnalato in quanto, per la liquidazione effettiva delle prestazioni al personale, si dovrà avere conferma da parte della Banca d’Italia nonché del ministero dell’Interno, facendo sì che dalla liquidazione della Regione passino ulteriori sei mesi”. Situazione che Donini ha così illustrato: “Per l’anno 2019 il piano operativo annuale è stato approvato e finanziato per un importo complessivo di un milione e 850mila euro con successiva anticipazione di un milione e 387mila euro a cui ha fatto seguito l’emissione dei relativi ordinativi e mandati di pagamento operati dal tesoriere regionale. La direzione regionale dei Vigili del fuoco ha depositato la rendicontazione delle spese sostenute per le attività previste dal piano 2019 pari a un milione e 93mila euro. Inoltre- ha terminato Donini- è stata disposta la liquidazione del contributo sulle attività rendicontate ammesse a liquidazione per un importo residuo di 492mila euro. Sono in corso le attività amministrative di emissione dei relativi mandati di pagamento che potranno essere operati entro brevissimo tempo”. “
23 Settembre 2020
Sanità. Taruffi (ER Coraggiosa): serve attenzione sull’introduzione del numero unico di emergenza
Il consigliere in Aula parla di “criticità sul passaggio di informazioni tra centrali di primo livello e secondo”. Focus anche sui tempi di erogazione dei pagamenti del Piano operativo annuale ai Vigili del fuoco
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23 Settembre 2020