Superare le criticità evidenziate dalla Corte dei Conti riguardo al recupero delle liste d’attesa per le prestazioni ambulatoriali e i ricoveri ospedalieri nel triennio 2021-2023. Lo chiede Pietro Vignali (Forza Italia) con un’interrogazione in cui evidenzia la necessità di “ridurre il numero di ticket per visite non effettuate e per migliorare la gestione delle agende delle prestazioni sanitarie, al fine di garantire un accesso più rapido ai cittadini”.
“Oltre 12 milioni di ticket -ha precisato il consigliere- sono stati registrati per visite ed esami non effettuati nell’ultimo triennio e l’applicazione delle sanzioni per mancata disdetta delle prestazioni non usufruite non ha raggiunto risultati soddisfacenti, con una riscossione superiore al 50% da parte di sole quattro Aziende sanitarie”.
“L’attività chirurgica e di ricovero oncologico -ha aggiunto Vignali- nel 2022 ha registrato un calo del
17,47% rispetto ai livelli pre-pandemici e il numero di consulti in telemedicina è crollato da 126.177 nel 2022 a 114.336 nel 2023. La Regione Emilia-Romagna non ha ancora raggiunto i livelli pre-pandemici per le attività oncologiche, dati che mostrano una criticità persistente nell’area oncologica programmata. La Corte dei Conti non è riuscita a quantificare i benefici derivanti dai maggiori fondi stanziati dal governo in quanto, a parte l’Ausl di Reggio Emilia, nessuna azienda ha tenuto una contabilità distinta”.
Da qui l’atto ispettivo di Pietro Vignali per sapere “quali misure sono previste per il recupero dell’attività oncologica e per il raggiungimento degli obiettivi pre-pandemici in questo ambito” e “come l’esecutivo regionale intende affrontare la criticità delle prestazioni in telemedicina, con particolare riferimento alla diminuzione dei consulti registrata nel 2023”.
(Lucia Paci)