Quanti sono stati nel 2014 i casi sospetti di infezioni da virus dovuti alla proliferazione di insetti vettori come zanzare o zanzare tigre in Emilia-Romagna? E in quali province si sono registrati?
È quanto chiedono Marco Pettazzoni, Alan Fabbri, Stefano Bargi e Matteo Rancan (Lega nord) in un’interrogazione presentata alla Giunta regionale nella quale sollecitano aggiornamenti sui dati rilevati dai sistemi di sorveglianza entomologica su zanzara tigre, zanzara comune e sperimentalmente su flebotomi (vettori di leishmania e Toscanavirus), dati che solitamente vengono elaborati a fine stagione al fine di orientare le strategie di prevenzione e lotta per l’anno successivo.
I consiglieri della Lega nord riferiscono in proposito che i sistemi di sorveglianza entomologica e sanitaria avrebbero evidenziato anche in Emilia-Romagna un’aumentata circolazione degli insetti vettori (zanzare comuni e tigre, pappataci) e un aumento dei casi di malattie dovute a virus e protozoi da questi trasmessi. Considerato che “il Piano di sorveglianza arbovirosi 2014 prevedeva la massima riduzione possibile della densità di popolazione delle zanzare e l’attivazione delle misure di controllo finalizzate ad impedire la trasmissione del virus dalla persona infetta alle zanzare e da queste ad un’altra persona”, Pettazzoni e colleghi vogliono anche sapere quali provvedimenti la Regione abbia adottato in tal senso e quali iniziative voglia intraprendere, in collaborazione con le Ausl provinciali e gli enti locali per il Piano del 2015.
(is)