Riaprire gli ambulatori dedicati ai trattamenti di agopuntura presso l’Ospedale Bellaria di Bologna e nelle altre strutture della regione coinvolte nel progetto MED.IO.RER. (Medicina integrata in oncologia nella Regione Emilia-Romagna).
Disco verde alla risoluzione presentata da Silvia Zamboni (Europa Verde) che chiede anche che la giunta intervenga in Conferenza Stato-Regioni per sollecitare l’avvio di un percorso che valuti l’inserimento dell’agopuntura nei livelli essenziali di assistenza garantiti dal Servizio sanitario nazionale.
“Ho presentato questa risoluzione per aiutare le donne che devono affrontare gli effetti collaterali delle cure oncologiche: ci sono studi che confermano gli effetti positivi dell’agopuntura”, spiega Zamboni che ha ricordato soprattutto quanto fatto dall’Ospedale Bellaria di Bologna. “Purtroppo un progetto positivo che ha dato risultati positivi è stato chiuso quando è andata in pensione la dottoressa che aveva messo in piedi il servizio, ora -sottolinea la consigliera ecologista- e un servizio di questo tipo c’è solo a Ferrara. Bisogna ripristinare servizi di questo tipo”.
Voto favorevole alla risoluzione anche dal Partito democratico che attraverso Ottavia Soncini ha sottolineato come il servizio del Bellaria debba riprendere al più presto. “E’ giusto intervenire dove è possibile rendere i trattamenti medici più sopportabili, per questo dobbiamo lavorare e -spiega Soncini- sostenere la ricerca scientifica e clinica per migliorare la qualità della vita delle persone che si trovino in questi casi”.
Netto Daniele Marchetti (Lega) per il quale “stiamo parlando dell’ennesimo errore della Regione che sta impedendo a dei professionisti di operare e ai cittadini di avere un servizio. Bisogna però che chi propone la risoluzione sia più chiaro nei dati e nelle richieste”.
(Luca Molinari)