Santuari degli animali. Gibertoni (Misto): “Quali passi sono stati compiuti per il riconoscimento giuridico di queste strutture?”

Sono rifugi a conduzione famigliare, o comunque gestiti da volontari, in cui animali sottratti a maltrattamenti o ad allevamenti intensivi, vengono raccolti e accolti. Su queste strutture, chiamate santuari degli animali”, torna Giulia Gibertoni (gruppo misto), che dà seguito a numerosi suoi atti ispettivi sulla tutela degli animali d’affezione e selvatici. Nello specifico di questa nuova interrogazione alla Giunta regionale, la consigliera parte dall’interpellanza dello scorso luglio e del dibattito innescato con il sottosegretario alla presidenza della Giunta Davide Baruffi per il riconoscimento giuridico di queste strutture. “Innanzitutto – specifica Gibertoni – bisogna realizzare una forma sperimentale di censimento per avere il quadro della situazione nella nostra regione rispetto ai rifugi per animali”. Un primo passo per arrivare poi a una normazione puntuale, specificando le caratteristiche principali per queste aree che – continua Gibertoni – “devono risiedere nell’assenza di lucro, conduzione volontaria e utilità sociale”. A fronte di parole importanti espresse dal sottosegretario sulla positiva valutazione per un riconoscimento giuridico per i santuari degli animali e stante l’attività estremamente onerosa di cura e assistenza attuata in queste strutture ulteriormente aggravate dall’emergenza pandemica attualmente in corso, Gibertoni chiede alla Giunta se siano stati compiuti passi avanti nell’espletamento del censimento. Oltre a ciò, per garantire la sopravvivenza di queste aree, la consigliera sollecita un primo riconoscimento “anche in maniera transitoria vista la situazione emergenziale dovuta alla pandemia, che permetta delle facilitazioni e convenzioni”. In via generale, poi, la capogruppo auspica “forme di aiuto concrete a queste strutture che, data la situazione di emergenza che impedisce ogni forma di incontro pubblico, vedono venir meno anche le loro già scarse possibilità di autofinanziamento tramite iniziative ad hoc e che comunque rappresentano, come riconosciuto da più parti, una forma avanzata di presidio di civiltà”. (Luca Boccaletti)  “