Scuola giovani e cultura

SCUOLA BOLOGNA. BIGNAMI (FI): “SOSPENDERE IL PROGETTO ‘W L’AMORE’, RIFORMULARLO IN ACCORDO CON LE ASSOCIAZIONI DELLE FAMIGLIE”

Il programma, si legge in una interrogazione alla Giunta del consigliere, “nato con lo scopo di educare alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, si sarebbe trasformato in un progetto di educazione sessuale” che riprende “la teoria gender”

La Giunta “sospenda l’esecutività del progetto ‘W l’amore’, in attesa di una sua eventuale riformulazione concordata con le associazioni delle famiglie”. A chiederlo, in una interrogazione alla Giunta, è Galeazzo Bignami (Fi).

La Regione Emilia-Romagna, si legge nel documento, “ha predisposto la sperimentazione e poi l’avvio, nell’anno scolastico 2013/2014, di un percorso formativo, denominato ‘W l’Amore’, sull’educazione sessuale, rivolto ai preadolescenti e proposto alle terze classi delle scuole secondarie di primo grado”. Il progetto, dopo la fase sperimentale, prosegue Bignami, “è stato esteso, nell’anno scolastico 2014/2015, a 34 scuole e finanziato dall’Ausl di Bologna con 60 mila euro”.

Il programma, sottolinea il consigliere, “nato con lo scopo di educare alla prevenzione delle malattie sessualmente trasmissibili, si sarebbe trasformato in un progetto di educazione sessuale. Riprendendo, a quanto pare, la teoria gender sulla stessa linea del testo dell’opuscolo ‘Educare alla diversità a scuola’, la cui diffusione è stata bloccata dal ministro competente a seguito di segnalazioni da parte di diverse associazioni cattoliche”. Le famiglie “a fronte di questa evoluzione- rimarca- si chiedono se non si rilevi un travisamento degli obiettivi originali”.

L’istituzione scuola “dovrebbe portare all’interno delle strutture scolastiche- specifica il capogruppo Fi- messaggi dai contenuti adeguati all’età dei destinatari, rispettando inoltre le diverse sensibilità sociali, culturali e religiose”.

In conclusione all’atto, Bignami chiede alla Giunta “quante e quali scuole della Regione, relativamente all’annualità 2015/2016, siano state coinvolte nel progetto e se sarà esteso a tutte le province della regione”, quale attività “sia stata posta in essere per mantenere monitorato il progetto e i suoi risultati e se siano in atto studi per la revisione dello stesso”, e ancora “se siano previsti altri programmi educativi in materia di sessualità, che garantiscano pluralità di opinioni e pareri”.

(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)

(cr)

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