“La Regione renda noto se il Comune di Monte San Pietro ha intenzione di chiudere, dismettere o riconvertire la scuola primaria di Calderino”.
A porre il quesito alla giunta regionale è la capogruppo di Fratelli d’Italia Marta Evangelisti, la quale dà voce alle notizie sempre più insistenti circa la volontà del Comune di Monte San Pietro di chiudere o dismettere il plesso scolastico, destinando l’edificio ad altri usi. “A testimonianza del progetto -continua Evangelisti- vi sarebbero poi diverse comunicazioni informali che avrebbero raggiunto le famiglie del luogo, in cui si parla di un ultimo anno di attività, senza che sia stato chiarito se si tratti di una scelta definitiva, se esista un progetto alternativo o quali siano le motivazioni reali”.
In assenza di un’informazione trasparente, completa e tempestiva da parte dell’amministrazione comunale, per la capogruppo le famiglie sarebbero state lasciate “in uno stato di forte incertezza”.
Facendo poi riferimento a un riassunto prodotto dagli amministratori locali, Marta Evangelisti sottolinea che “la dismissione sarebbe ‘necessaria’ in relazione alla futura destinazione d’uso dell’edificio e che la scuola sarebbe ritenuta sicura dal punto di vista dell’RSPP, ma non adeguata dal punto di vista antisismico” e da ciò deriverebbe la scelta della giunta locale “senza che sia mai stato accompagnata dalla pubblicazione di documenti tecnici ufficiali e neppure discussa con famiglie e docenti nella dovuta chiarezza”.
Ricordando, infine, come la scuola primaria di Calderino ospiti l’innovativo percorso ‘Senza Zaino’ che si basa su principi di responsabilità, comunità e ospitalità, trasformando l’aula in un paesaggio di apprendimento senza banchi tradizionali e ricco di materiali, eliminando così l’uso dello zaino pesante e promuovendo l’autonomia degli alunni e l’apprendimento collettivo, Evangelisti origina il proprio atto ispettivo e in aggiunta al quesito principale chiede “se agli uffici regionali risultino criticità strutturali o antisismiche tali da rendere necessaria la chiusura del plesso, se tali criticità siano state documentate e trasmesse alla Regione, quali risorse regionali o statali per l’edilizia scolastica siano state assegnate al Comune di Monte San Pietro negli ultimi anni e se esistano strumenti o fondi attivabili per mantenere attiva la scuola ed evitare la dismissione”.
Un ultimo quesito di portata più generale viene poi indirizzato da Marta Evangelisti all’esecutivo regionale per sapere “quali iniziative si vogliano adottare per garantire trasparenza, tutela delle famiglie, partecipazione al processo decisionale ed eventuale gratuità del trasporto scolastico in caso di trasferimento degli alunni”.
(Luca Boccaletti)



