Il disavanzo di oltre quattro milioni di euro del Comune di San Pietro in Casale è al centro di una interrogazione presentata dal consigliere Daniele Marchetti (Lega).
“Il Piano pluriennale di riequilibrio finanziario approvato dal Comune prevede la soppressione di due sezioni della scuola dell’infanzia e di una sezione di nido a partire da settembre 2024”, spiega Marchetti.
Per il Comune in questione, il consigliere evidenzia l’aumento di costi per i servizi del trasporto scolastico (che passano da euro 395,50 a 500 euro annui) per il pre-scuola (da 132 a 170 euro annui), per il post scuola (da 143 a 180 euro annui). Inoltre è stata modificata la tariffa del servizio “integrativo al modulo” che passa a 127 euro contro gli attuali 71 euro.
“In più non è stata rinnovata la convenzione con la scuola paritaria parrocchiale che prevedeva l’assegnazione di un contributo economico di 45mila euro per anno scolastico” prosegue Marchetti. Una situazione che si tradurrò nell’imposizione di oneri concentrati sulle famiglie con figli minorenni: diverse famiglie starebbero considerando seriamente l’opzione di trasferirsi nei comuni limitrofi “dove la ripartizione dei costi per l’accesso ai servizi pubblici è più equa”, segnala il consigliere.
La Regione ritiene “essenziale investire sull’infanzia e sulle giovani generazioni con interventi e servizi di qualità, adottando la delibera di programma per le spese correnti, il relativo riparto annuale e il trasferimento delle risorse a favore di enti locali per la gestione e la qualificazione dei servizi”, conclude Marchetti che chiede alla giunta di intraprendere azioni per ridurre l’impatto degli aumentati costi sulle famiglie. Infine chiede di sapere se siano state avviate le pratiche per la statalizzazione delle due sezioni di scuola dell’infanzia e della sezione di nido per cui è prevista la soppressione.
(Brigida Miranda)