La Regione spieghi “come valuta gli esiti delle prove Invalsi recentemente pubblicati e come intende adoperarsi, in aperto confronto e sinergia, nel rispetto della reciproca autonomia, con le Istituzioni competenti e l’Ufficio Scolastico Regionale, a riguardo delle criticità evidenziate dai risultati emersi e delle conseguenti strategie eventualmente da adottare in vista dell’avvio del nuovo anno scolastico”.
La richiesta è della consigliera Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini) dopo i risultati del test che “confermano un crollo dell’apprendimento degli studenti durante il tempo intercorso dall’avvio della Pandemia”. Le prove Invalsi hanno mostrato quote consistenti di studenti che non raggiungono le competenze minime in italiano e inglese alle medie, mentre alle superiori il dato peggiora rispetto al 2019. Una disparità che è evidente nel divario Nord-Sud.
La didattica a distanza (Dad), scrive Bondavalli, ha fornito un prezioso apporto “per consentire lo svolgimento dell’anno scolastico durante le fasi più complesse dell’emergenza sanitaria”, ma la riduzione della scuola in presenza “ha prodotto effetti negativi, in particolare sugli esiti scolastici dei maturandi e, in generale, sui progressi registrati negli anni scorsi riguardo al grado di preparazione complessiva”. Servono, afferma la consigliera, “strategie urgenti per riportare a pieno regime il sistema scolastico, fondamentale anche per il rilancio e lo sviluppo del Paese, a partire dal ripristino di tutte le condizioni indispensabili per tornare alla scuola in presenza al 100%” completando il piano vaccinale per studenti e docenti e organizzando i trasporti”.
(Gianfranco Salvatori)