Scuola giovani e cultura

Castaldini (Fi): “Bando per la scuola, progetti approvati ma non finanziati”

Interpellanza per chiedere quali siano i progetti di inclusione degli studenti e che cifre siano state erogate: “La Giunta sostenga anche i progetti ammessi ma rimasti senza fondi”

Oltre a elencare i progetti di inclusione delle istituzioni scolastiche in epoca post-covid finanziati con fondi regionali e a riferire quale sia l’importo erogato e i risultati ottenuti, la Regione comunichi “se intende sostenere i progetti ammissibili ma non finanziati presentati dalle istituzioni scolastiche dell’Emilia-Romagna in risposta al bando ‘Per la scuola’ 2014-2020”.

Le domande sono rivolte alla Giunta da Valentina Castaldini, capogruppo di Forza Italia, in un’interpellanza. La consigliera azzurra interviene sul Piano scuola che dovrebbe accompagnare “le Istituzioni scolastiche nell’organizzazione e gestione di iniziative per rinforzare e potenziare le competenze disciplinari e relazionali di studentesse e studenti per recuperare la socialità almeno in parte perduta e accompagnarli al nuovo anno scolastico, progettando attività laboratoriali utili al rinforzo e allo sviluppo degli apprendimenti”.

“Il governo, con due decreti, lo scorso marzo aveva stanziato 198 milioni e solo i fondi del programma operativo nazionale (Pon) prevedevano 320 milioni da dividere fra scuole statali e paritarie. Una graduatoria aveva elencato i progetti ammissibili, con punteggi attribuiti in via automatica dal sistema informatico in base ad alcuni criteri”, scrive Castaldini.

Secondo la consigliera, “questi criteri, nella messa in atto, non hanno pienamente risposto alla volontà del legislatore, in quanto per la Regione Emilia-Romagna, come per le altre Regioni, il fondo ha coperto il 42,5% dei progetti dichiarati ammissibili (167 su 393) e fra questi solo 4 attribuiti a istituzioni scolastiche paritarie (1% del totale dei progetti ammissibili)”.

Il bando “Infanzia e adolescenza” della Regione, di 600mila euro, non prevedeva punteggi automatici. Era destinato a “associazioni di promozione sociale, organizzazioni di volontariato, cooperative sociali, oratori e parrocchie di tutto il territorio, per contrastare il disagio e l’isolamento sociale”. La Giunta, conclude Castaldini, si era impegnata “a integrare le due misure per consentire alla Regione di intervenire in maniera sommativa rispetto a quello che il Ministro aveva già previsto”.

(Gianfranco Salvatori)

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