“Il ritorno alla scuola in presenza e l’aumento della percentuale di studenti in aula ogni giorno non ha creato problemi alla nostra Regione, perché i piani operativi preparati insieme alle Prefetture già lo scorso autunno prevedevano scuola in presenza al 75%. Dunque, il ‘decreto riaperture del governo, che stabilisce scuola in presenza al 70%, ci ha trovato pronti. Riguardo ai mezzi di trasporto disponibili, oggi ne abbiamo 600 in più rispetto alla flotta tradizionale (circa 6.000 mezzi) in modo da poter garantire il rispetto delle percentuali previste dalle leggi (ovvero il 50% di presenza sui mezzi pubblici e il 70% a scuola)”.
L’assessore alla Mobilità Andrea Corsini, nel corso della seduta congiunta delle commissioni Cultura, presieduta da Francesca Marchetti, e Territorio, ambiente, mobilità, presieduta da Stefano Caliandro, fa il punto circa gli effetti del ritorno alla didattica in presenza sul trasporto pubblico locale.
“Possiamo finire l’anno scolastico senza problemi”, rassicura Corsini, che riferisce come la Regione stia già pensando a cosa avverrà in estate nel caso in cui prosegua l’attività didattica per recuperare le ore e i giorni persi e, soprattutto, a come sarà la ripresa dell’anno scolastico in autunno. E proprio sul futuro anno scolastico l’assessore è netto: “Se la didattica in presenza torna al 100% non si potrà mantenere il limite del 50% sui mezzi pubblici e anche coinvolgendo i privati non sarà possibile mantenere il limite del 50% a causa della mancanza di mezzi e di autisti”.
Corsini ricorda come in tutte le province, tranne Modena e Reggio Emilia, non sono stati necessari cambiamenti nell’orario delle lezioni per garantire il rispetto delle norme sul distanziamento sociale.
Le parole dell’assessore hanno dato il via a un serrato dibattito tra le forze politiche.
“E’ importante il lavoro delle Commissioni per le attività di contrasto alla pandemia”, spiega Stefano Caliandro, mentre Francesca Marchetti sottolinea: “Vogliamo capire come si è mossa la nostra Regione per affrontare la sfida della scuola in presenza”.
Dal canto suo Marco Mastacchi (Rete Civica) ha ricordato come “visto il precedente del 2020 siamo preoccupati per la riapertura a settembre: occorre prevedere impianti di sanificazione dell’aria sui mezzi pubblici per permettere l’uso dei bus al 100%, così come va sanificata l’aria nelle aule scolastiche”, mentre Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini), si è rivolta al mondo della scuola invitando a maggiore elasticità riguardo agli orari delle lezioni, in modo da avere il 100% in presenza e permettere una gestione virtuosa dei mezzi pubblici.
“Dobbiamo lavorare in modo da essere pronti a ogni scenario: il governo le indicazioni chiare ce le darà all’ultimo minuto”, spiega Valentina Castaldini (Fi) che invita a ragionare sull’uso anche di taxi o auto a noleggio per far fronte alle esigenze del trasporto pubblico, magari prevedendo anche contributi economici per le famiglie che decidessero di non utilizzare i mezzi pubblici. La consigliera azzurra ha posto anche il tema del rimborso degli abbonamenti non utilizzati causa lockdown nell’anno scolastico 2020/2021. Proprio su questo tema è arrivata la risposta di Corsini: “Una prima parte di abbonamenti è già stata rimborsata, pensiamo di proseguire su questa linea, però per proseguire abbiamo bisogno che il governo preveda le risorse necessarie visto che da sole le aziende di trasporto non ce la potrebbero fare”.
(Luca Molinari)