Scuola giovani e cultura

Educazione sessuale a scuola, Galli (Fi) chiede applicazione disposizioni su “consenso informato preventivo”

In diversi istituti scolastici della nostra regione, spiega il consigliere, “sono stati avviati progetti sull’educazione affettiva senza aver opportunamente informato i genitori su contenuti, obiettivi e soggetti coinvolti”

Andrea Galli (Fi)

È Andrea Galli di Forza Italia, con un’interrogazione, a chiedere all’esecutivo regionale di sollecitare, come già fatto dalla Lombardia, il ministero dell’Istruzione, dell’università e della ricerca con l’obiettivo di vincolare le scuole all’applicazione delle disposizioni sul “consenso informato preventivo” per quelle attività di ampliamento dell’offerta formativa collegate a temi sensibili come l’educazione affettiva e sessuale.

Il consenso informato preventivo, si legge nell’atto ispettivo, è l’autorizzazione che la scuola deve richiedere alla famiglia per consentire la partecipazione dello studente ad attività extracurricolari collegate a temi eticamente sensibili.

In diversi istituti scolastici della nostra regione, spiega il consigliere, “sono stati avviati progetti sull’educazione affettiva e sessuale senza aver opportunamente informato i genitori su contenuti, obiettivi e soggetti coinvolti”.  In alcuni casi, rimarca, “bambini in età scolare tra i sei e gli undici anni sono stati sottoposti a spettacoli e letture con riferimenti all’ideologia gender: una forzatura e un’ingerenza nel processo educativo”.

Galli chiede quindi sia consentito ai genitori di esonerare i propri figli da queste attività: “Le famiglie devono avere la possibilità di esercitare in piena libertà e autonomia la propria responsabilità educativa”.

(Cristian Casali)

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