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Scuola. Fabbri (Pd): investire nella formazione professionale dei mestieri del mare

Il consigliere sottolinea le difficoltà insorte dopo alcune revisioni normative del 2017, chiedendo interventi e investimenti a sostegno del territorio e degli operatori economici

La Regione intende continuare a investire sulla formazione professionale per i cosiddetti “mestieri del mare”? A chiederlo, in un’interrogazione alla Giunta, è Marco Fabbri (Pd), che ricorda come “il Polo Tecnico-Professionale ‘Pesca’ abbia rappresentato un punto di riferimento per le marinerie del territorio ferrarese, dato che si è insediato in una realtà produttiva fortemente connotata dalle attività legate al turismo, ai mestieri del mare e alla pesca. Fra queste attività l’itticoltura, la venericoltura, la vallicoltura e l’enogastronomia rappresentano, insieme al turismo stesso, le voci fondamentali dell’economia in questa parte della provincia. Il consigliere ricorda come “la riforma degli istituti professionali, avviata nel 2017, che attribuisce a questi istituti opportunità concrete di sviluppo e innovazione, abbia comportato, nel caso dell’Istituto Remo Brindisi di Comacchio, una concreta limitazione ovvero l’impossibilità di accreditarsi e dunque di erogare, a partire dall’anno scolastico 2019/2020, in via sussidiaria l’offerta di IeFP per la qualifica ‘Operatore del mare e delle acque interne’, nonostante, di fatto, l’Istituto abbia da sempre rappresentato il punto di riferimento per la preparazione degli operatori del mare e abbia in attivo numerosi e attrezzati laboratori, all’occorrenza persino concessi in uso per lo svolgimento di esami per il conseguimento di titoli marittimi”. Da qui l’interrogazione per sapere se la Giunta “intenda continuare a investire nelle politiche di valorizzazione dell’integrazione tra le istituzioni scolastiche e le imprese, riconoscendo, in particolare, realtà come il ‘Polo della pesca’ e attivandosi, anche presso i competenti ministeri, per superare le limitazioni in questione”. “

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