Evitare la soppressione dell’istituto comprensivo 4 di Cento (Ferrara) e garantire il rispetto degli indirizzi regionali sulla programmazione della rete scolastica. E’ l’oggetto di un’interrogazione di Valentina Castaldini (Forza Italia) che chiede alla giunta se è stata coinvolta nella proposta di riorganizzazione della rete scolastica della provincia di Ferrara per l’anno scolastico 2025-2026, con particolare riguardo all’istituto di Cento, motivando la scelta.
“E’ opportuno che la Regione Emilia-Romagna riesamini l’iter di soppressione dell’istituto in attesa di una più ampia concertazione con gli enti locali, il personale scolastico e le famiglie” ha sottolineato Castaldini, ricordando che “la delibera assembleare 210 del 2019 detta gli indirizzi regionali per la programmazione territoriale in materia di offerta di istruzione e di rete scolastica per gli anni scolastici 2020/2021 e seguenti. Tali indirizzi prevedono che i Comuni e le Province garantiscano il coinvolgimento delle istituzioni scolastiche, delle Conferenze di coordinamento e dell’Ufficio scolastico regionale; ogni decisione di soppressione, fusione o sdoppiamento debba essere assunta previo confronto interistituzionale, con il parere obbligatorio (non vincolante) dei Consigli di istituto interessati; evitare riduzioni arbitrarie delle autonomie scolastiche e valutare attentamente la sostenibilità e la qualità dei presidi educativi locali”.
“La decisione di sopprimere l’istituto di Cento – ha aggiunto la consigliera- sarebbe stata assunta senza un adeguato coinvolgimento della comunità scolastica, in potenziale contrasto con i principi di concertazione e partecipazione stabiliti dalla normativa regionale. L’istituto rappresenta un punto di riferimento educativo per un’ampia fascia della popolazione scolastica locale, con plessi dislocati in aree ad alta densità abitativa e la sua eventuale soppressione potrebbe determinare ripercussioni sull’organizzazione didattica, sui carichi amministrativi e sulla continuità educativa, oltre a un aumento della complessità gestionale per i dirigenti degli istituti accorpanti”.
“Appare quindi necessario verificare se, nel caso specifico di Cento, siano stati acquisiti i pareri obbligatori e attivati i tavoli di confronto previsti dalla normativa regionale”, ha concluso Castaldini.
(Lucia Paci)



