La Regione prenda posizione su come vengono gestite le aule del Liceo Artistico Canova di Forlì, dove, per decisione della Dirigente scolastica, gli studenti sono costretti a stare a casa un giorno alla settimana e a fare un rientro pomeridiano.
A chiederlo è, in un’interrogazione, Massimiliano Pompignoli (Lega), che ricorda come “la questione dell’insufficienza di spazi è nota da tempo sia alla Dirigenza dell’istituto Canova che alla Provincia di Forlì-Cesena, proprietaria dello stabile ed ente locale di riferimento nella pianificazione didattica delle scuole superiori, tanto che, già nel 2021, il Comune di Forlì aveva messo a disposizione del Liceo Artistico alcuni locali dell’Ex Gil di sua proprietà, oggi non più fruibili a causa dell’avvio dei lavori di riqualificazione dell’intero immobile. Però, nonostante questo e nonostante la piena consapevolezza di un problema di aule, la Provincia non ha fatto nulla per trovare una soluzione accettabile e non invasiva volta a sistemare dignitosamente i ragazzi e le ragazze del Canova”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’amministrazione regionale “come giudichi l’atteggiamento della Dirigente del Liceo Artistico e Musicale Antonio Canova di Forlì e quello della Provincia di Forlì Cesena, ente proprietaria dello stabile, che nulla ha fatto in questi anni per risolvere la problematica degli spazi didattici, e se condivida la rabbia e il disagio di decine di famiglie e studenti del forlivese costretti a ruotare ogni settimana in quattro diversi edifici del territorio”.
Poi ancora: “La Regione ritiene corretto che la Dirigente del Canova abbia deliberato tale programmazione della didattica senza l’approvazione del consiglio d’istituto e dunque senza l’assenso delle famiglie coinvolte e degli stessi docenti?”.
(Luca Molinari)