Scuola giovani e cultura

Scuola, Fornili (Pd): “Incrementare gli investimenti per garantire l’estensione del tempo pieno”

“La scelta del tempo pieno interessa un numero sempre maggiore di famiglie, poiché risponde alle esigenze di conciliazione tra impegni di cura e di lavoro” spiegano i consiglieri del Partito democratico firmatari della risoluzione

La giunta verifichi, d’intesa con l’Ufficio scolastico regionale, le condizioni per una diffusione più ampia e omogenea fra le province del tempo pieno, al fine di coprire il totale delle richieste delle famiglie. È l’impegno contenuto in una risoluzione della consigliera del Partito democratico Anna Fornili (prima firmataria) sottoscritta anche dai colleghi Matteo Daffadà, Ludovica Carla Ferrari, Francesco Critelli, Andrea Costa, Elena Carletti, Fabrizio Castellari, Alice Parma, Valentina Ancarani, Maria Costi, Raffaele Donini, Niccolò Bosi, Luca Giovanni Quintavalla, Francesca Lucchi, Simona Lembi, Paolo Calvano, Eleonora Proni, Lodovico Albasi, Maria Laura Arduini, Gian Carlo Muzzarelli, Luca Sabattini, Emma Petitti.

Nell’atto di indirizzo si chiede anche alla giunta un potenziamento, compatibilmente con le risorse a bilancio, degli investimenti e dei progetti sui servizi di doposcuola; infine, si sollecita l’esecutivo regionale affinché richieda al governo nazionale “un impegno concreto, in termini di programmazione e di risorse per il personale, per fare in modo che l’offerta di tempo pieno possa essere consona alla domanda sempre crescente da parte delle famiglie”.

“La scelta del tempo pieno interessa un numero sempre maggiore di famiglie, poiché risponde alle esigenze di conciliazione fra impegni di cura e di lavoro” spiegano i consiglieri che riportano anche alcuni dati indicativi: nell’anno scolastico 2023-24, dei 182.066 studenti emiliano-romagnoli che frequentano la scuola primaria, sono 97.629 quelli che hanno scelto il tempo pieno, “con una percentuale che colloca la nostra Regione ai primi posti in Italia, dopo Lombardia, Lazio e Veneto”. Tuttavia, rimarcano i firmatari, “la distribuzione dei posti a tempo pieno si presenta estremamente differenziata e si riscontra una cristallizzazione dei posti assegnati ferma al 2008”.

Nel ricordare le numerose misure intraprese dalla Regione a sostegno delle famiglie e per la valorizzazione delle politiche scolastiche (soprattutto nella fascia 0-6 anni), i consiglieri e le consigliere del Partito democratico affermano però che “nella scuola primaria si evidenzia un grande scarto tra l’elevata domanda di tempo pieno e la sua effettiva disponibilità, creando estremo disagio organizzativo e logistico a famiglie che erano abituate ad avere un tempo scuola molto più ampio”.

Da qui la risoluzione con la quale si sottolinea l’importanza di “scelte che consentano alle famiglie di scegliere liberamente la genitorialità, senza essere limitate da ostacoli di ordine economico, logistico ed organizzativo” anche alla luce della profonda crisi demografica che il Paese sta vivendo.

(Brigida Miranda)

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