Scuola giovani e cultura

SCUOLA. FOTI (FDI-AN): “RAPPRESENTARE AL MEGLIO I SIMBOLI DEL NATALE, PARTIRE DAL PRESEPE”; ASSESSORE BIANCHI: “INTERCULTURALITÀ TEMA FONDAMENTALE, MA NON ANNULLARE NOSTRA IDENTITÀ”

Interrogazione a risposta immediata in Aula. “Il presepe, simbolo di pace, non offende le altre culture. L’impostazione deve essere laica e non laicista”, ha sottolineato il consigliere. L’assessore: “È nostra intenzione incentivare studi direzionati al rafforzamento della nostra identità e, contestualmente, all’apertura e al dialogo tra culture differenti”

“È già in atto una riflessione con l’Ufficio scolastico regionale sul tema dell’interculturalità. Nell’ambito dell’autonomia scolastica, l’argomento è oggetto della nostra attenzione. L’interculturalità, tematica fondamentale, non deve annullare la nostra cultura e i nostri simboli. È nostra intenzione incentivare studi direzionati al rafforzamento della nostra identità e, contestualmente, all’apertura e al dialogo tra culture differenti”. A riferirlo è l’assessore alla Scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro, Patrizio Bianchi, rispondendo in Assemblea legislativa all’interrogazione a risposta immediata in Aula presentata da Tommaso Foti (Fdi-An), nella quale si chiedeva alla Giunta di “assumere specifiche iniziative volte a premiare quei singoli o quelle associazioni che, in tantissime realtà del territorio emiliano-romagnolo, s’impegnano affinché i simboli del Natale, a partire dal presepe, siano al meglio rappresentati”.

“Il presepe, simbolo di pace, non offende le altre culture. L’impostazione- ha sottolineato Foti nel suo intervento in Aula- deve essere laica e non laicista”. L’istituzione scolastica, ha aggiunto, “non può limitarsi a considerare il Natale un giorno di astensione dalle lezioni, ma dovrebbe spiegarne il significato e i motivi per i quali si celebra. Appare chiaro- ha concluso il consigliere, che ha mostrato in Assemblea un piccolo presepe, tenendolo poi sul proprio banco- che il problema della scuola italiana non è il presepe ma l’ignoranza”.

(cr)

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