Contrastare eventuali discriminazioni nelle scuole emiliano-romagnole verso gli studenti vegani e vegetariani.
A chiederlo, in un’interrogazione, è la consigliera Giulia Gibertoni (Gruppo Misto) che ricorda come “è recente uno studio, condotto su un campione di 250 studenti inglesi, secondo cui oltre il 70% degli studenti vegani è stato provocato e preso in giro a causa delle proprie convinzioni e il 42% degli studenti vegani è stato vittima di episodi di bullismo a causa dello stile di vita vegano: la ricerca mostra come la Scuola, nell’affrontare la propria azione rivolta all’inclusione delle differenze, debba tenere conto anche del problema dell’inclusione e della tutela degli studenti vegani”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’amministrazione regionale “se abbia notizia di episodi di discriminazione nelle scuole dell’Emilia-Romagna derivanti dagli stili e dalle abitudini alimentari, in particolare, per gli studenti vegetariani o vegani, e se non ritenga utile prevenire tali eventuali discriminazioni utilizzando anche in questa circostanza gli strumenti propri dell’inclusione scolastica; se sia in possesso dei dati relativi al numero di studenti dell’Emilia-Romagna che, per ragioni culturali, richiedano una dieta vegetariana o vegana e se siano stati sviluppati progetti di educazione alimentare che supportino l’integrazione culturale con riferimento allo stile di vita della cultura vegetariana e vegana”.
(Luca Molinari)