Interrogazione di una consigliera del Pd sui percorsi di insegnamento a indirizzo musicale nelle scuole secondarie di primo grado (scuole medie inferiori) dell’Emilia-Romagna.
Il decreto legislativo 13 aprile 2017 n. 60 “Norme sulla promozione della cultura umanistica, sulla valorizzazione del patrimonio e delle produzioni culturali e sul sostegno della creatività” – ricorda la consigliera – ha previsto l’emanazione da parte del ministero dell’Università, dell’istruzione e della ricerca (Miur) di alcuni decreti attuativi, fra cui quello che porta alla rimodulazione dei corsi a indirizzo musicale nelle scuole secondarie di primo grado, prevedendo, per le medie inferiori con percorsi a indirizzo musicale, che ogni singola scuola possa attivare, nell’ambito delle ordinarie sezioni, percorsi a indirizzo musicale, prioritariamente per gruppi di studentesse e studenti, in coerenza con il Piano triennale dell’offerta formativa. Inoltre, – precisa l’esponente dem – un successivo decreto del ministro dell’Istruzione, dell’università e della ricerca, in collaborazione col ministro dell’Economia e delle finanze, ha definito le indicazioni nazionali per l’inserimento dell’insegnamento dello strumento musicale, in coerenza con le indicazioni relative all’insegnamento della disciplina della musica, tenuto anche conto delle competenze richieste per l’accesso ai licei musicali nonché gli orari e i criteri per il monitoraggio dei percorsi a indirizzo musicale.
Nel 2018 – riporta la consigliera – la Regione ha approvato una legge per lo sviluppo del settore musicale con la quale da un lato si rafforza l’educazione musicale e l’attività sociale di bande e cori e dall’altro si profila una nuova geografia di soggetti sul territorio fortemente strutturata, in un ambito ricco di talenti e creatività. Per dare attuazione alla legge – evidenzia la dem – la Regione, ha stanziato, nel periodo 2018-2021, 4 milioni e 334mila euro (450mila nel 2018, 1 milione e 700mila nel 2019, 1 milione e 600mila nel 2020 e 584mila nel 2021) al fine di sostenere un mondo che, per l’Emilia-Romagna, rappresenta una fetta importante dell’economia della creatività, la cosiddetta economia “arancione”.
Dato che studenti e famiglie sono poco informati su questa opportunità formativa, l’esponente dem chiede alla Giunta “quanti siano i percorsi a indirizzo musicale attivi nelle scuole secondarie di primo grado (medie inferiori) dell’Emilia-Romagna e in che modo la Regione si possa attivare, in collaborazione con il Centro servizi amministrativi (ex Provveditorato agli studi), per stimolare il più possibile la diffusione di tale indirizzo di studio”.
(Luca Govoni)