La Regione prenda posizione sulla vicenda della una maestra supplente dell’Istituto comprensivo di Fornovo Taro (Parma) condannata in primo grado perché rea di abuso di mezzi di correzione sugli alunni a seguito dell’imbrattamento con feci delle mura del bagno della scuola.
A chiederlo è un’interrogazione della Lega a firma dei consiglieri Fabio Rainieri (primo firmatario) e Emiliano Occhi.
I due esponenti del Carroccio ricostruiscono la vicenda giudiziaria e chiedono alla giunta “se concorda che da tale vicenda esca il messaggio negativo che agli studenti delle scuole sia sempre comunque garantita l’impunità per i loro comportamenti maleducati e riprovevoli, oltre che di forte ridimensionamento dell’autorevolezza delle figure docenti nelle scuole, e se ritiene che sia corretto da parte delle competenti istituzioni scolastiche avviare le procedure per rilevare la ‘culpa in educando’ da parte dei genitori o dei tutori quando nelle scuole gli studenti commettono atti di grave maleducazione e/o danneggiamenti”.
I leghisti, infine, chiedono “se e con quali iniziative la Regione ritiene di intervenire per sostenere che nelle forme consentite dalle leggi siano garantiti nelle scuole dell’Emilia-Romagna adeguati livelli di educazione da parte degli studenti e puniti i responsabili di atti riprovevoli”.
(Luca Molinari)