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Scuola. Petitti: “Lezioni in presenza, fare di tutto perché la data del 7 gennaio non slitti”

La presidente dell’Assemblea legislativa: “A rimetterci in questo periodo non possono essere i giovani”

“In questa fase non è semplice dover gestire una situazione tanto complessa e trovare soluzioni che tengano unite da un lato la necessità di evitare situazioni di aggregazione e socialità e dall’altro lato la voglia di tornare alla normalità, di riprenderci la nostra quotidianità. Così la presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti. “Non è facile coniugare questi due aspetti e ricoprire dunque ruoli decisionali: allo stesso tempo ci viene richiesto uno sforzo in più, una visione a lungo termine che non guardi soltanto all’oggi. È proprio per questo che mi ostino a dire che a rimetterci in questo periodo non possono essere i giovani, gli studenti, quelli che per primi, già con l’avvento della prima ondata, hanno dovuto abbondare i banchi e seguire le lezioni davanti a un pc o, tanto peggio, uno smartphone. Non possiamo permetterci – ha aggiunto Petitti – ulteriori rinvii del rientro a scuola, perché significherebbe andare a colpire il cuore del nostro capitale sociale e il futuro delle nostre comunità. Bisogna riaprire mettendo in campo tutti gli strumenti possibili affinché si riduca il rischio di focolai e nuove catene di contagi”. Inoltre, la presidente ha spiegato: “Dobbiamo fare di tutto perché la data del 7 gennaio non slitti e venga mantenuta tale, grazie anche a un lavoro coordinato e di squadra tra istituzioni, sindacati, prefetti, enti locali, aziende di trasporto, scuola e sanità per arrivare a un potenziamento dei trasporti pubblici e a un efficace screening del personale scolastico e degli alunni attraverso il contributo di tutti i soggetti coinvolti. Come Regione Emilia-Romagna stiamo lavorando con tutte le nostre forze perché si raggiunga questo obiettivo. In questi mesi abbiamo provveduto a mettere in circolazione nuovi mezzi – circa 500 – a disposizione degli studenti rispetto alle normali corse, per rispondere alle esigenze di sicurezza ed evitare assembramenti sui bus, insieme a un rafforzamento della macchina dei tamponi e del tracciamento, perché il ritorno in aula sia gestito con rigore, serietà e cautela, individuando anche gli asintomatici. La presenza in classe non è più rimandabile: per questo è necessaria una collaborazione tra gli attori dei processi decisionali e un’accurata “

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