Garantire l’accesso alla vaccinazione a tutto il personale docente scolastico e universitario indipendentemente dalla residenza o dal luogo in cui è prestato il servizio. Lo chiede un question time in Aula del Partito democratico, a firma di Francesca Marchetti, Andrea Costa e Stefano Caliandro, che invita l’Emilia-Romagna a individuare una linea condivisa con le altre Regioni per trovare soluzioni uniformi su tutto il territorio nazionale. “Ho posto il tema in commissione sanità nazionale ed è stabilito un orientamento comune”, ha rassicurato l’assessore regionale Raffaele Donini. “Gli insegnanti ora potranno ricevere il vaccino anche nel luogo dove lavorano e gli insegnanti che vengono da fuori regione potranno chiedere di vaccinarsi in Emilia-Romagna.”
Si era verificato, infatti, che i docenti non residenti non potessero accedere al vaccino, in quanto la programmazione vaccinale è regionale e ogni Regione stabilisce tempistiche e modalità per la somministrazione delle dosi di vaccino. “È accaduto soprattutto nelle zone ‘di confine’- ha spiegato in viale Aldo Moro la consigliera Marchetti– dove si sono ingenerati spiacevoli paradossi, come nel caso di Lombardia ed Emilia-Romagna, che hanno adottato due diversi sistemi di gestione per la vaccinazione degli insegnanti.” In Lombardia, infatti, il criterio era quello di vaccinare gli insegnanti che lavorano negli istituti lombardi, mentre in Emilia-Romagna faceva fede la residenza e non il luogo di lavoro: così gli insegnanti emiliani che lavorano in Lombardia potevano vaccinarsi fuori regione, ma non viceversa.”
L’assessore Donini ha annunciato anche che tra oggi e domani saranno consegnate nuove dosi di vaccino da parte di AstraZeneca, che entro la fine della settimana saranno nelle mani anche dei medici di base: “Sarà possibile così ultimare il target del personale scolastico, insieme a disabili, persone anziane non autosufficienti e caregiver.”
(Giulia Paltrinieri)