La Regione chiarisca la sua posizione in merito alle parole di Marwa Mahmoud. Alessandro Aragona (FdI) con un’interrogazione chiede alla Regione se condivide le dichiarazioni rilasciate, in occasione della presentazione del Dossier statistico immigrazione 2025, dall’assessora all’istruzione del Comune di Reggio Emilia Marwa Mahmoud.
“L’assessora all’Istruzione del Comune di Reggio Emilia, Marwa Mahmoud, in occasione della presentazione del Dossier statistico immigrazione 2025 presso la sede della Regione Emilia-Romagna, ha dichiarato la necessità di formare il personale scolastico sul tema delle migrazioni, per ‘decolonizzare’ l’approccio in classe con studenti di origine straniera”, spiega il consigliere. Inoltre, “ha sollecitato una formazione continua del personale scolastico anche di fronte a uno ‘sguardo coloniale al ribasso da parte di chi ahimè sta governando il nostro Paese’, riferendosi esplicitamente al governo guidato da Giorgia Meloni e Fratelli d’Italia”.
Per l’esponente di FdI tali affermazioni appaiono gravemente offensive e divisive nei confronti del governo della Repubblica Italiana, accusato in modo ingiustificato e ideologico di uno “sguardo coloniale al ribasso”, espressione che secondo il consigliere offende la storia, i valori e le politiche responsabili di controllo dei flussi migratori, integrazione selettiva e priorità per i cittadini italiani e i residenti regolari.
“Rappresentano, inoltre, – continua – un grave attacco anche ai docenti e alla loro professionalità, insinuando che il personale scolastico sia intrinsecamente razzista, influenzato da approcci coloniali e necessiti di una decolonizzazione forzata, minando la fiducia e il riconoscimento del loro impegno quotidiano”.
Pertanto, Aragona chiede alla Giunta se sia al corrente di quanto accaduto e se, “in merito alle dichiarazioni dell’assessora Mahmoud, condivida l’accusa di “sguardo coloniale al ribasso” rivolta al governo, la proposta di “decolonizzare” l’approccio scolastico e l’attacco implicito alla professionalità dei docenti.
(Giorgia Tisselli)