Risolvere i problemi in materia segnalati a più riprese dagli studenti del Liceo Scientifico ed Artistico Statale “Alessandro Serpieri” di Viserba, in provincia di Rimini.
A chiederlo, in un’interrogazione, è Simona Larghetti (Avs) che ricorda come “il 24 febbraio 2025 di fronte alla sede dell’ufficio scolastico provinciale di Rimini si è tenuto un sit-in di studenti, docenti e genitori del Liceo Serpieri per esprimere solidarietà al professor Marco Mangia, che aveva scritto una lettera sottolineando cosa non stesse funzionando nell’istituto e che per questo ha subito un provvedimento di sospensione per sette giorni da parte della dirigente. Anche in questa occasione gli studenti hanno continuato a denunciare il mancato rispetto del mantenimento degli standard dell’edificio in materia di sicurezza scolastica, la mancata approvazione del bilancio che, fra le conseguenze, potrebbe compromettere il regolare svolgimento dei progetti scolastici, fondamentali per la crescita e l’educazione delle studentesse e degli studenti”.
Simona Larghetti ricorda anche che “il 3 marzo scorso è stata organizzata una giornata di sciopero da parte degli studenti che non sono entrati nell’edificio scolastico e hanno manifestato sul piazzale per esprimere il loro dissenso in merito al clima di tensione e disagio che si vive da alcuni mesi a questa parte e, per le stesse ragioni, è previsto un nuovo sit-in davanti all’ufficio scolastico provinciale di Rimini per venerdì 7 marzo. La situazione non è migliorata, tanto da spingere un numeroso gruppo di docenti del Liceo a denunciare pubblicamente la preoccupazione per la mancata approvazione del ‘Programma Annuale’ del 2025 da parte del Consiglio di Istituto e tutto ciò suscita forti preoccupazioni per quello che riguarda le iscrizioni, già in calo per motivi anagrafici fisiologici”.
Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’amministrazione regionale “se non ritenga opportuno interloquire, assieme agli Enti locali, con l’Ufficio Scolastico Regionale per avviare un dialogo tra la dirigenza dell’istituto, le organizzazioni sindacali, i docenti e gli studenti”.
(Luca Molinari)