Tutti i soggetti interessati, scolastici e trasportistici, hanno operato per far sì che lo scorso 14 settembre, alla ripresa dell’anno scolastico, ci fosse il minor numero possibile di problemi. I ritardi dei mezzi scolastici sono minimi e l’accettare o meno l’entrata dello studente a scuola dopo la prima ora è un tema che rientra nell’autonomia di ogni singola scuola”. Così l’assessore regionale alla Scuola Paola Salomoni ha risposto all’interpellanza del consigliere Michele Facci (Lega) in merito ai disservizi del Traporto Pubblico Locale a carico degli studenti pendolari, con particolare riguardo alla disposizione che prevede l’accesso alle lezioni solamente al termine della prima ora per gli studenti in ritardo. Alla luce delle parole dell’assessore, Facci si è detto insoddisfatto perché “non si capisce se la Regione abbia o meno fatto qualcosa per sensibilizzare le scuole nel far entrare gli studenti che arrivano in ritardo a causa dei disservizi del trasporto pubblico locale. La risposta dell’assessore non fa altro che certificare i disservizi di autobus e treni, senza specificare che cosa abbia fatto la Regione per affrontare il problema. La Regione, infatti, avrebbe non solo il diritto, ma il dovere di intervenire con una propria lettera all’Ufficio Scolastico Regione per trovare una soluzione. L’inerzia della Giunta è in totale non coerenza con le linee di mandato in cui si parla di uguali diritti all’istruzione per tutti i cittadini. Un’incoerenza che non può essere taciuta”. “
11 Dicembre 2020
Scuola. Ritardi arrivo studenti, botta e risposta assessore Salomoni-consigliere Facci
Il consigliere della Lega aveva chiesto alla Giunta di trovare una soluzione al fatto che prevede l’accesso alle lezioni solamente al termine della prima ora per gli alunni che non arrivano al suono della campanella
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