Scuola giovani e cultura

Scuola Serramazzoni. Bargi (Ln): fare luce su inagibilità edifici scolastici

Nonostante i finanziamenti arrivati dalla Regione per l’adeguamento sismico, il consigliere interroga la Giunta per sapere come mai gli alunni e il personale siano costretti a fare lezione in prefabbricati

Il caso delle scuole Casolari e Cavani nel comune di Serramazzoni, nel modenese, approda in Regione in forza di un’interrogazione presentata dal consigliere della Lega Nord Stefano Bargi.

Con una determina del 2011, infatti, la Regione ha liquidato 136mila 631 euro all’Amministrazione comunale per lavori di adeguamento normativo della scuola media Cavani e nel biennio 2014-2015 è arrivato un contributo di oltre 800mila euro per il progetto di miglioramento sismico. Ciononostante “nella scuola secondaria Cavani- spiega il consigliere- gli edifici risultano tuttora inagibili a causa di vistose carenze strutturali anche rispetto agli standard di sicurezza sismica” e lo stesso problema esiste “alla scuola primaria Casolari”.

“Gli alunni della Casolari- insiste l’esponente del Carroccio- vengono attualmente ospitati in un modulo prefabbricato nel parcheggio della palestra polivalente, mentre gli alunni della Cavani svolgono le lezioni in un unico modulo prefabbricato posizionato nel piazzale Largo Olimpico”. Secondo l’esponente del Carroccio, però, la scelta di questi prefabbricati “impatta fortemente sulle esigenze di organizzazione familiare ed espone a forti disagi sia gli allievi sia il personale docente e tecnico delle due scuole”.

Per questo, Bargi chiede all’esecutivo regionale “quali siano le ragioni dell’attuale inagibilità delle scuole di Serramazzoni; quando sia prevista la fine dei lavori di ristrutturazione e il ritorno degli allievi e del personale nelle sedi delle due scuole; se non ritenga inaccettabile che la scuola Cavani, nonostante gli ingenti finanziamenti anche regionali ricevuti, sia tuttora inagibile e priva dei requisiti antisismici”. Domanda, inoltre, “se verificherà l’impiego delle risorse pubbliche utilizzate, chiedendo conto al Comune dei problemi registrati durante i lavori di messa in sicurezza, a quanto ammontino esattamente la risorse ora necessarie per i lavori di ristrutturazione delle due scuole e se la Regione intenda contribuire direttamente o indirettamente al loro finanziamento”.

(Margherita Giacchi)

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