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Scuola. Tagliaferri (Fdi): “allarme per aumento dispersione scolastica causa Covid”

Il consigliere piacentino presenta un’interrogazione, da trattarsi nella competente Commissione assembleare, lanciando l’allarme sull’aumento della dispersione scolastica a causa del Covid

Giancarlo Tagliaferri (Fratelli d’Italia) richiama l’attenzione sulla crucialità della scuola, soprattutto in un’epoca pandemica come l’attuale. Citando l’Art. 34 della nostra Costituzione, il consigliere piacentino lancia l’allarme sulla dispersione scolastica, “fenomeno complesso e articolato non facile da arginare ma che comporta costi individuali e sociali molto elevati.”

Tagliaferri ricorda poi due tipologie legate alla dispersione: “quella esplicita -spiega il consigliere- è sinonimo di interruzione di frequenza. E’ l’aspetto con più conseguenze negative in quanto lo studente esce dal sistema prima di terminare il percorso e privo di un titolo di studi. Il secondo aspetto è la dispersione a valle, ovvero in età successiva a quella di frequenza dei percorsi secondari. In questo caso prevale l’aspetto qualitativo del fenomeno: la quota di ragazzi cioè che riescono a concludere i percorsi ma con livelli di apprendimento e competenze non adeguati ai titoli ottenuti.”

Fatta questa premessa, l’esponente di Fratelli d’Italia si chiede quali saranno i costi che pagheranno i ragazzi a causa delle emergenza Covid e “in seguito alle misure adottate dal governo e dalla Giunta regionale, nel periodo di tempo che va da marzo 2020 ad oggi, periodo in cui gli studenti emiliano-romagnoli delle scuole secondarie avranno frequentato la scuola in presenza per soli tre mesi e senza alcuna certezza rispetto alle tempistiche e alle modalità di rientro”.

In un periodo quindi dove l’unica forma di didattica è quella a distanza, Tagliaferri informa di come siano state numerose le segnalazioni della progressiva sparizione dai monitor di allievi senza problemi di tipo cognitivo ma socialmente deboli, privi cioè di quel necessario supporto famigliare per compiere percorsi che più di altri richiedono costanza e autonomia.

Stante una situazione difficile da quantificare con chiarezza per le evidenti complessità sociali che comporta, il consigliere piacentino interroga la Giunta per sapere “come intenda agire in merito alle segnalazioni ricevute da scuole e realtà territoriali relativamente a fenomeni di dispersione scolastica attraverso il sistema di segnalazione regionale e alle azioni adottate di conseguenza, con particolare attenzione all’anno scolastico 2019-2020 e all’inizio dell’anno scolastico 2020-2021.” Strettamente legata alla rilevazione concreta del fenomeno, Tagliaferri auspica che vengano incaricate società specializzate per uno studio dettagliato del fenomeno, soprattutto in relazione alle disponibilità di dotazioni tecnologiche e di accesso a internet”.

Oltre al quesito principale, Tagliaferri chiede anche se la Regione Emilia-Romagna “intenda a svolgere una

funzione di coordinamento tra i vari soggetti del mondo scolastico allo scopo di costituire una squadra di professionisti (formata magari da insegnanti e operatori sociali in pensione) col compito di censire rapidamente le situazioni critiche segnalate dai coordinatori di classe, che si occupi di contattare la famiglia in difficoltà e verificarne le condizioni per aiutare l’allievo a riprendere la scuola.”

In via generale, infine, l’auspicio a “prevedere fondi e progetti per le scuole che attivino un servizio di counseling/tutoraggio che abbia come fine la riduzione della dispersione e che riescano a creare servizi e sostegni aggiuntivi, anche con l’ausilio dei servizi sociali territoriali.”

 

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