Lo sciopero sul clima di venerdì prossimo è una minaccia per il diritto allo studio e una strumentalizzazione politica? Questo il grido d’allarme contenuto in una risoluzione di Andrea Galli, capogruppo di Forza Italia, che chiede alla Giunta di stigmatizzare l’invito del ministro dell’Istruzione, Lorenzo Fioramonti, a “giustificare le assenze degli studenti che partecipano agli scioperi sul clima lanciati dall’attivista svedese Greta Thunberg”.
Il consigliere, pur senza mettere in discussione l’importanza della protesta su tematiche ambientali e climatiche, evidenzia come il diritto allo studio sia un principio cardine della formazione delle nuove generazioni, criticando la posizione di Fioramonti in quanto “giustificare uno sciopero a dispetto di altri (indipendentemente dal tema) significa dare una patente di correttezza istituzionale a scelte politiche che spesso vedono i ragazzi stessi strumentalizzati”.
Il ministro inoltre, secondo l’esponente azzurro, già nei primi giorni di mandato “si è reso protagonista di altre uscite scomposte, come l’ipotesi di introdurre una tassa su merendine e bibite per finanziare la scuola, dimostrando un desiderio di esibizionismo lontano ed estraneo alla ricerca di una soluzione ai decennali problemi che gravano sulla scuola italiana”.
(Nicoletta Pettinari)