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Scuole Bologna. Facci (Lega): troppi disservizi alla riapertura, tanti i problemi da risolvere

Il consigliere cita i casi delle Scuole Carducci, Fortuzzi, Cremonini-Ongaro e Longhena. Segnalata la mancanza del tempo pieno e la difficoltà a reperire spazi adatti al distanziamento sociale

Intervenire per risolvere i problemi che la scuola bolognese sta vivendo nell’avvio dell’anno scolastico segnato dalla pandemia da Coronavirus. A chiedere alla Regione di affrontare il tema è, in un’interrogazione, il consigliere Michele Facci (Lega) che ricorda come siano molte le scuole che denunciano disservizi e problemi, in particolare la mancanza di spazi e personale per assicurare il tempo pieno a chi fa lezione all’aperto così da mantenere il distanziamento sociale previsto dalle norme antiCovid. Il consigliere, a titolo esemplificativo, cita i casi delle Scuole Carducci, Fortuzzi, Cremonini-Ongaro e Longhena. Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’esecutivo regionale “quali provvedimenti intenda assumere, con carattere di urgenza, per garantire a tutte le realtà scolastiche il superamento delle gravi criticità evidenziatesi alla riapertura dell’anno scolastico; quali verifiche preventive abbia effettuato, per quanto di competenza, anche tramite gli Uffici della Città metropolitana di Bologna e delle varie Province, in ordine alle condizioni statiche di agibilità e di messa in sicurezza degli edifici scolastici interessati alla riapertura scolastica di settembre, nel rispetto delle prescrizioni anti Covid e, in generale, quali iniziative intenda assumere, anche in sede di confronto con il governo centrale, per garantire a tutte le famiglie il diritto all’educazione dei propri figli”.

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