Governo locale e legalità

Leggi da abrogare, parere favorevole in commissione Economia

Richiesta di chiarimenti su alcuni articoli riguardanti la caccia e il commercio. Dal 2013, abrogate 342 leggi regionali, 10 regolamenti e 148 disposizioni normative

Parere favorevole della commissione Politiche economiche al progetto di legge della giunta sulle “Abrogazioni e modifiche di leggi e disposizioni regionali in collegamento con la Sessione europea 2024”. Si tratta di un pdl di 20 articoli nel quale vengono abrogate o modificate norme e articoli di legge ormai obsoleti.

Dopo la presentazione dell’assessore in commissione Bilancio, che ha nominato i relatori di maggioranza e minoranza, il testo è stato illustrato in relazione alle specifiche normative del comparto economico. Il relatore di maggioranza, consigliere del Partito democratico, ha ricordato che il lavoro parte a livello europeo e da 10 anni vuole migliorare la qualità delle norme comunitarie, e quindi anche quelle regionali, per arrivare a una semplificazione normativa. Quest’anno ci si concentra su alcune leggi tra il 2011 e il 2020. La semplificazione normativa, dal 2013, ha visto l’abrogazione di 342 leggi regionali, 10 regolamenti regionali, 148 disposizioni normative. 

In particolare, si riformula l’articolo 3, legato alla caccia e agli appostamenti. Ci sono, poi, aggiornamenti su ricerca e innovazione e l’inserimento nella legge regionale 26/2024 sull’energia di soglie di produzione in relazione agli obiettivi fissati dal Pnrr. Gli articolo da 8 a 12 riguardano adeguamenti relativi al testo unico del Terzo settore. L’articolo 13 modifica un articolo della legge regionale del 2013 sul commercio e inserisce la clausola valutativa. Ci sono, inoltre, modifiche alla legge 7 del 2019 riguardanti gli investimenti regionali in Intelligenza artificiale, energia e cambiamento climatico.

La relatrice di minoranza, consigliera della Lega, ha espresso dubbi sull’articolo 3 relativo alla caccia: va bene la modifica, ma la lettera b) solleva dubbi sui contenuti che nemmeno il Ministero ha chiarito. Inoltre, l’articolo 7 inserisce un nuovo articolo che riguarda gli impianti e la produzione: bisogna capire meglio i dati indicati nell’articolo. Infine, dubbi anche sulla legge sul commercio e sull’inserimento della clausola valutativa, dato che non è chiara la rendicontazione dei contributi. La relatrice, infine, ha ricordato che tutte le modifiche non comportano oneri a carico del bilancio regionale.

La giunta ha risposto che, per la caccia, la modifica riguarda gli appostamenti/apprestamenti nelle aziende faunistico venatorie. La capienza consentita si riferisce al numero di autorizzazione che è possibile riconoscere. Finora, l’autorizzazione nelle aziende non era prevista. Si è così dovuto arrivare a un contingentamento compatibile con il numero massimo di autorizzazioni rilasciabili previste dalla norma nazionale.

Il progetto di legge abroga o modifica – nel nome della semplificazione e dell’efficacia delle norme – le leggi regionali, o articoli di esse, in diversi settori. La sburocratizzazione avviene attraverso la Sessione europea con il Refit, il programma periodico di controllo dell’adeguatezza e dell’efficacia della regolamentazione della Commissione, che intende fare in modo che le leggi dell’UE producano gli obiettivi che si prefiggono a un costo minimo, a vantaggio dei cittadini e delle imprese.

(Gianfranco Salvatori)

La comunicazione istituzionale del Servizio informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna dal 12 aprile 2024 è soggetta alle disposizioni in materia di “par condicio” (legge 28/2000)

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