Parere positivo (sì di Pd e Sel, astenuti Ln, M5s e Fdi), in commissione Politiche per la salute e politiche sociali, presieduta da Paolo Zoffoli, allo schema di delibera della Giunta regionale sulle ‘Modalità per la presentazione dei progetti di servizio civile regionale (SCR), di cui alla L.r. 20/2003 e successive modifiche e integrazioni’.
Dal 2016, la scadenza annuale per presentare, confermare, modificare i progetti di SCR sarà fissata al primo giorno feriale del mese di marzo di ogni anno, una misura non attuata quest’anno a causa dell’esercizio provvisorio e l’approvazione del bilancio di previsione 2015 solo dopo le elezioni regionali e l’avvio della nuova legislatura (il termine 2015 è stato prorogato al prossimo 11 giugno).
“Le risorse per il SCR nel 2015- ha sottolineato in commissione l’assessore alle Politiche del welfare, Elisabetta Gualmini– sono aumentate del 20%, passando da 507.000 euro (2014) a 600.000 euro, che serviranno a finanziare 200 domande” (richieste che sono in costante aumento: le domande sono state 492 nel 2013 e 1.700 nel 2014). “Possono accedere al servizio civile- ha poi specificato l’esponente della Giunta- giovani cittadini italiani, comunitari e stranieri con regolare permesso di soggiorno, con età compresa tra i 18 e i 29 anni, per un periodo che va dai 6 agli 11 mesi. L’importo dell’assegno da corrispondere mensilmente viene determinato in 360 euro per un impegno di 25 ore settimanali, 288 euro per 20 ore e 217 euro per 15 ore.”.
Giuseppe Paruolo (Pd) ha affermato che “l’esperienza del servizio civile rappresenta un’occasione di valorizzazione e d’integrazione”, ricordando che “l’obiettivo è quello di produrre gli effetti migliori, non importa se portati avanti da italiani o da stranieri”. Il consigliere si è infine rammaricato per “l’alto numero di domande previste rispetto alla quantità finanziabile”.
Per Tommaso Foti (Fdi), “il servizio civile non può essere considerato un’alternativa al lavoro”, rilevando anche il “problema dei tempi ristretti per presentare le richieste di adesione”. Daniele Marchetti (Ln) ha parlato di “un’opportunità importante per i giovani, un’esperienza di cittadinanza attiva, di formazione sociale e civica”, che, a suo giudizio, andrebbe riservata a “cittadini italiani e comunitari”. Inoltre, la Lega nord ha lamentato la scarsa attenzione “negli anni scorsi, con questo tipo di progetti, verso le zone colpite dal terremoto del 2012”.
Raffaella Sensoli (M5s) ha chiesto di “eliminare istituti inutili, come la Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo, per riservare al servizio civile le risorse liberate”.
(cr)