Ambiente e territorio

SERVIZIO IDRICO. PICCININI (M5S) CHIEDE IMPEGNO REGIONE A SALVAGUARDARE GESTIONE DIRETTA COMUNI MONTANI IN PROVINCIA DI BOLOGNA, MODENA E REGGIO EMILIA

SERVIZIO IDRICO. PICCININI (M5S) CHIEDE IMPEGNO REGIONE A SALVAGUARDARE GESTIONE DIRETTA COMUNI MONTANI IN PROVINCIA DI BOLOGNA, MODENA E REGGIO EMILIA

L’affidamento del servizio idrico, da parte dei Comuni montani che lo gestiscono in forma diretta, a un gestore unico regionale, secondo quanto previsto dalla legge Sblocca Italia, è oggetto di una interrogazione alla Giunta presentata da Silvia Piccinini (M5s).

“La legge Sblocca Italia”, spiega la consigliera, “sancisce il principio di unicità della gestione del servizio idrico per ambito territoriale ottimale e fissa un termine perentorio per l’affidamento al gestore unico, con la conseguente decadenza degli affidamenti non conformi”.

I Comuni di Fiumalbo, Montese e Fanano (Mo), Lizzano in Belvedere e Granaglione (Bo), Toano (Re), che, ricorda l’esponente M5s, gestiscono il servizio idrico in forma diretta, quindi non conforme alla nuova normativa, “data l’esperienza positiva costruita all’insegna della sussidiarietà e in virtù di peculiari caratteristiche orografiche e geomorfologiche del territorio di riferimento, dovrebbero trovare tutela da parte della Regione”.

Le ultime disposizioni legislative dell’attuale Governo, inoltre, “equiparando l’acqua a tutti gli altri servizi pubblici locali di rilevanza economica, di fatto incentivano gli enti locali alla privatizzazione del servizio, in spregio agli esiti del referendum”.

“Chiedo, pertanto, alla Giunta regionale”, conclude Piccinini, “se non ritenga necessario proporre al Governo e alle Camere opportune deroghe, basate su usi e consuetudini, che riconoscano ai suindicati comuni montani autonomia nella gestione del servizio idrico”. Infine, “chiedo se non ritenga opportuno attivarsi in tutte le sedi competenti al fine di avviare una riforma legislativa tesa a prevedere l’affidamento della gestione del servizio idrico integrato nuovamente a enti di diritto pubblico, avviando una fase di transizione verso la ripubblicizzazione, sostenuta mediante apposito fondo nazionale alimentato dalla Cassa depositi e prestiti, e stabilendo la decadenza degli affidamenti in concessione a terzi, compresi quelli a società a capitale misto pubblico-privato”.

(lg)

Ambiente e territorio