Promuovere il coinvolgimento attivo dei giovani nella costruzione di un’Europa più inclusiva, verde e digitale. È l’obiettivo previsto dall’Anno europeo dei giovani, focus della Sessione europea 2022 discussa in commissione Cultura presieduta da Francesca Marchetti, che ha rimarcato “l’importanza di compiere una riflessione comune su queste tematiche. I giovani vanno ascoltati e resi protagonisti”.
Ha quindi preso la parola Rosaria Giannella, coordinatrice dell’Ufficio politiche giovanili presso il Dipartimento della presidenza del Consiglio dei ministri, che ha illustrato “Obiettivi, eventi e iniziative per il 2022 – Anno europeo dei giovani” e ha ricordato che la presidente Von der Leyen ha fortemente voluto questo progetto e ha chiesto di proclamare il 2022 “Anno dei giovani”, proposta formalizzata il 20 dicembre scorso.
“Per coinvolgere attivamente i giovani -ha spiegato Giannella- verranno promosse azioni per rinvigorire il progetto comune dell’UE e sostenere lo sviluppo di nuove opportunità, soprattutto per i ragazzi e le ragazze provenienti da ambienti svantaggiati, e promuovere competenze che li rendano cittadini attivi e impegnati, nonché attori del cambiamento politiche a livello europeo, nazionale, regionale e locale, in linea con la strategia dell’UE per la gioventù 2019-2027. Fra le iniziative organizzate per raggiungere questi obiettivi sono previste conferenze e dibattiti politici destinati ai giovani, raccolta di idee attraverso metodi partecipativi innovativi, campagne di informazione, educazione e sensibilizzazione ai valori, realizzazione di studi e ricerche sulla situazione dei giovani nell’UE, programmi di finanziamento e reti di rilevanza per i giovani”.
“L’inclusione dei giovani -ha aggiunto la coordinatrice- si concretizzerà anche attraverso dialoghi sulle politiche europee: ragazze e ragazzi potranno condividere le proprie idee ed opinioni con i commissari europei. Le principali iniziative saranno legate a temi quali il lavoro e l’inclusione, l’ambiente, il digitale, la cultura, la salute, il benessere e lo sport. Le informazioni principali verranno condivise sul portale “Anno europeo dei giovani 2022”. Il sito è composto da una mappa delle attività in Europa, un calendario per i prossimi eventi, le dichiarazioni di giovani europei e le ultime notizie sul tema giovani ed Europa”.
Il primo appuntamento sarà il 7 maggio con l’Open doors day delle istituzioni europee, il 9 maggio la Festa dell’Europa, dall’11 al 13 luglio è in programma “EU Youth Conference” a Praga, in autunno è in calendario il “Festival della democrazia e della gioventù” con la Cerimonia di chiusura sotto la presidenza ceca.
La vicepresidente della Giunta Elly Schlein ha concordato sulla necessità “di creare spazi di ascolto reali delle nuove generazioni dentro le politiche che costruiamo”. “Come Regione -ha sottolineato Schlein- abbiamo creato percorsi importanti come il forum giovani dell’Emilia-Romagna, “Youz”, che per noi è stato un grande successo: hanno partecipato oltre 2mila giovani in 11 tappe territoriali. Gli stessi giovani hanno proposto di creare una piattaforma permanente per poter contare su una cornice reale di confronto. L’Anno europeo dei giovani sarà il fulcro delle iniziative di Youz che procedono”.
Per Marco Fabbri (Partito democratico) “l’Anno dei giovani è un ulteriore punto di ripartenza ed è importante che per i giovani l’Europa sia considerata punto di riferimento. Sono già stati messi in atto strumenti eccezionali dalla Regione Emilia-Romagna che continua a essere un punto di riferimento a livello nazionale. Enti locali e terzo settore sono soggetti fondamentali e visto che si punta molto sul tema dell’ambiente, gli Enti parco devono essere attori protagonisti. Il percorso non si deve esaurire nel 2022 ma deve proseguire e dobbiamo continuare a investire risorse anche per il futuro”.
Valentina Stragliati (Lega) ha commentato: “Le premesse sono ottime ma dobbiamo vedere le ricadute concrete sui territori. Sappiamo bene che il disagio giovanile è trasversale e i giovani che vivono nelle aree interne o nei comuni più piccoli rischiano di essere tagliati fuori. Si deve fare il possibile affinché tutti i giovani possano godere delle stesse opportunità. L’invito è far sì che i fondi vadano a beneficio di tutte le comunità e servano anche per migliorare la comunicazione. I cittadini percepiscono l’Europa distante ed è compito nostro far conoscere le opportunità a disposizione”.
Per Francesca Maletti (Partito democratico) “il contesto storico e sociale ci obbliga a porre i giovani al centro. Le azioni in campo non possono limitarsi solo al 2022 ma quest’anno deve porre le basi per creare reali condizioni di cambiamento. Il passaggio dal mondo della formazione al mondo del lavoro non è facile per cui sono importanti azioni per creare opportunità per i giovani in questa fase. Poi c’è il tema della fragilità e del disagio: dobbiamo creare le condizioni per andare incontro ai giovani. Dobbiamo cogliere questo Anno europeo per togliere disuguaglianze”.
Stefania Bondavalli (Lista Bonaccini) ha sottolineato: “Occorre trovare soluzioni nuove, in particolare pensare alle società sportive non solo per attrarre i giovani a fare sport ma per coinvolgerli anche in altre attività, per provare a intercettarli. Tanti giovani con la pandemia si sentono fuori dai giochi. Ci sono tanti ragazzi che non si sentono protagonisti e dobbiamo trovare formule nuove per coinvolgerli”.
(Lucia Paci)