Con il Programma di lavoro per il 2023 la Commissione europea vuole intervenire concretamente sulle crisi in corso, moltiplicando gli sforzi per una transizione verde e digitale e rendendo l’Unione ancora più resiliente. Un impegno per i cittadini, partendo dal tema del lavoro, con azioni dirette a ridurre i costi energetici e con interventi per la sicurezza alimentare, e un impegno generale a rafforzare l’economia sociale di mercato.
Sul Programma di lavoro 2023 della Commissione europea la commissione Bilancio, affari generali e istituzionali, presieduta da Massimiliano Pompignoli, ha svolto un’udienza conoscitiva con gli enti locali, le associazioni, le categorie economiche e le organizzazioni sindacali per acquisire suggerimenti, osservazioni e proposte sulle iniziative UE di competenza regionale. Grazie alla collaborazione tra l’Assemblea legislativa e l’Ufficio di informazione del Parlamento europeo a Milano, all’udienza conoscitiva hanno partecipato anche i parlamentari europei eletti nella circoscrizione nord-est.
“L’Emilia-Romagna continua a essere una regione importante, sia rispetto alle opportunità dall’Europa, che ha saputo raccogliere, sia rispetto alla partecipazione al dibattito collegato alle proposte per il futuro. Questa programmazione di proposte legislative, si pone in un contesto difficile (a partire dalla guerra in Ucraina), ma l’approccio resta positivo”, ha affermato Massimo Gaudina, capo della rappresentanza a Milano della Commissione europea. Guadina ha poi spiegato che “i principali obiettivi di questa programmazione riguardano la realizzazione della transizione verde, così come di quella digitale, il compimento di un’economia al servizio delle persone, per una crescita solidale e inclusiva, il rafforzamento dell’Europa nel mondo, la promozione dello stile di vita europeo e, infine, l’impegno per garantire un nuovo slancio alla democrazia europea”.
La presidente dell’Assemblea legislativa Emma Petitti ha sottolineato: “Questo momento è un’opportunità per consolidare le relazioni con tutti i portatori di interesse e raccogliere suggerimenti che arricchiscono il nostro percorso politico. È un momento di ascolto che richiama la Conferenza sul futuro dell’Europa, svolta a maggio scorso grazie al prezioso contributo di Europe direct, un esercizio straordinario di democrazia partecipativa e deliberativa su scala europea. Viviamo ancora in un contesto economico e sociale difficile che chiama in causa il nostro sistema di governance, ma gli stati membri dell’Europa hanno saputo dare prova di grande solidarietà. Per questo, occasioni partecipative come la sessione europea sono fondamentali”.
È poi intervenuto l’assessore regionale al Bilancio e alle Politiche Ue Paolo Calvano: “In questa prima fase le sfide che la Regione Emilia-Romagna sta affrontando hanno trovato pieno supporto da parte delle istituzioni europee. Come ho ribadito durante gli incontri che ho avuto con i rappresentanti della Commissione nei giorni scorsi, c’è la necessità che venga data assistenza tecnica agli enti locali nell’attuazione del PNRR, che ad oggi ammonta ad oltre 6,5 miliardi per il territorio regionale. È al contempo necessario che le nuove politiche di bilancio dell’Unione non vedano sacrificata la politica di coesione regionale: il legame tra Europa ed Emilia-Romagna è forte e dobbiamo continuare lungo la strada dell’integrazione europea”.
Per la consigliera con delega ai rapporti con l’Unione Europea Lia Montalti “come Assemblea legislativa vogliamo rendere questo percorso sempre più un momento di reale e viva partecipazione non solo istituzionale ma allargata a tutta la comunità emiliano-romagnola, perché le politiche europee incidono direttamente sulla vita dei cittadini. È importante essere presenti per portare la voce dell’Emilia-Romagna a Bruxelles. La sessione europea è tutto questo”.
Per Maurizio Molinari, responsabile a Milano dell’Ufficio del parlamento europeo, “il 2023 ci pone di fronte tre sfide: la guerra in Ucraina e le sue conseguenze, il cambiamento climatico e il caro prezzi per l’energia e l’inflazione. Potremo vincere queste sfide grazie all’impiego corretto dei fondi del Pnrr”.
Massimo Bellavista, responsabile del settore Pesca acquacoltura Emilia-Romagna di Legacoop, ha manifestato preoccupazione per la riduzione, programmata annualmente, delle giornate di pesca: “Siamo arrivati a poco più di 100 giornate e questo mette a rischio imprese e posti di lavoro. Parliamo di un comparto con più di 3mila addetti, oltre all’indotto. Attenzione anche ai ‘parchi eolici’ offshore e ai rigassificatori a circuito aperto: metterebbero a rischio l’attività dei pescatori. Serve regolamentare meglio anche la tracciabilità del prodotto pescato”.
Miriam Baldassarri di Assodanza ha rimarcato l’importanza di una disciplina come la danza anche per gli aspetti sociali: “Attraverso la danza siamo riusciti ad accogliere molte famiglie di ucraini. Tutte le opportunità che arriveranno dalle istituzioni ci consentiranno di ampliare la rete e renderci sempre più attivi”.
Pietro Mambriani di Confindustria Emilia-Romagna ha sottolineato: “Un tema che ci sta a cuore è aggiungere ulteriori risorse regionali a tutti i settori produttivi per accrescere la competitività delle imprese. La flessibilità degli aiuti di Stato è un elemento importante”.
Laura Monti, assessora del Comune ravennate Cotignola, ha chiesto, nello specifico, “particolare attenzione per gli enti locali, costretti a costi aggiuntivi per i rincari dell’energia e per l’inflazione”.
Marco Tonti di Arcigay ha invece richiesto più tutele per le persone Lgbtqi+: “È importante – ha sottolineato – prevenire i crimini d’odio, non ci interessano le punizioni”.
Elisabetta Tedeschini di Federmanager ha parlato della situazione delle donne italiane lavoratrici: “Il gap con gli uomini – ha evidenziato – è evidente, a livello europeo siamo il fanalino di coda”.
È poi intervenuta Margherita Romanelli di WeWorld, che ha ribadito la necessità di contrastare il cambiamento climatico, favorendo forme di sviluppo sostenibili, anche con il coinvolgimento dei giovani.
È toccato poi agli europarlamentari fare il punto.
Alessandra Basso (Lega Nord), rispondendo ad alcuni degli interventi degli stakeholder ha ricordato che “è stata costituita una sottocommissione dedicata alla sanità pubblica per dare risposte e arrivare a un accentramento della materia a Bruxelles”.
Paola Ghidoni (Lega Nord) si è soffermata sui temi pesca e agricoltura: “Uno dei principali obiettivi è dimezzare l’uso dei fitofarmaci entro il 2030 ed eliminarli entro il 2050. Per quanto riguarda la pesca, in alto Adriatico desta preoccupazione il rigassificatore a circuito aperto: la discussione deve essere portata avanti”.
Alessandra Moretti (Partito Democratico) ha annunciato “una proposta di regolamento finalizzato a ridurre l’impatto ambientale dei prodotti tecnologici utilizzando progettazioni ecocompatibili per creare oggetti più durevoli e riutilizzabili oltre che più efficienti dal punto di vista energetico”.
Massimiliano Salini (Forza Italia) ha ricordato le priorità sulle quali sta lavorando il parlamento europeo tra cui: “Adottare tutte le misure necessarie per la salvaguardia dell’ambiente investendo sui carburanti alternativi, derivati da fonti rinnovabili, per avere una mobilità sostenibile”.
Al termine dell’udienza conoscitiva il presidente Pompignoli ha riferito che i lavori della Sessione europea, nelle commissioni assembleari, riprenderanno l’8 di marzo mentre la discussione finale in aula è prevista per metà maggio.
(Cristian Casali e Lucia Paci)