Governo locale e legalità

Sessione europea, l’UE: “L’eolico volano della svolta green dell’energia”

Alessandro Polito (Direttorato Energia della Commissione europea) è intervenuto nel corso della commissione Territorio e Ambiente: bisogna avere personale qualificato e certezze per chi realizza gli impianti. La soddisfazione del presidente Stefano Caliandro: “La Regione opera per migliorare lea vita a cittadini e territori”. Lia Montalti (Pd): “Ridurre la burocrazia”. Stefano Bargi (Lega): “Dobbiamo far sentire di più la nostra voce”

Due nuovi impianti eolici offshore al largo di Ravenna per una produzione totale di energia pari a quasi 930 megawatt e che vanno ad aggiungersi ai 72 impianti già attivi (45 megawatt di potenza). È la nuova frontiera delle fonti rinnovabili in Emilia-Romagna, un settore che già rappresenta il 14% del totale dell’energia usata lungo la via Emilia (con l’Ue che chiede di raggiungere la soglia dei 317 gigawatt entro il 2050) che i due impianti porteranno al 29%.

A confermare l’importanza dell’eolico per la riduzione di energia prodotta con combustibili fossili è Alessandro Polito (Direttorato settore Energia della Commissione europea) intervenuto nel corso della commissione Territorio e Ambiente presieduta da Stefano Caliandro in occasione della Sessione europea 2024.

Per Polito il piano europeo per il settore eolico “è un documento estremamente concreto, basato su 15 punti totali che sarà completato entro il 2024”. Diversi i filoni di intervento richiamati poi dal funzionario europeo che delineano un settore in grande crescita che però ha bisogno di interventi costanti e multiformi per poter sviluppare appieno il suo potenziale. “Il settore è chiaramente in crescita -sottolinea ancora Polito- ma occorrono correttivi e azioni di implementazione per garantire trasparenza, competenza e, nel contempo, garantire una stabilità al comparto per evitare qualunque forma di speculazione di provenienza non Ue.” Di particolare rilevanza, infine, sia il nuovo sito per monitorare in tempo reale le aste che verranno effettuate per la costruzione dei parchi eolici non più basate esclusivamente sulla componente economica sia il nuovo strumento finanziario europeo a garanzia degli investimenti in questo campo.

A confermare l’importanza dell’attività dell’Ue è poi Attilio Raimondi (Settore innovazione sostenibile della Regione Emilia-Romagna) che ricorda come “con i due impianti off shore attualmente sottoposti alla procedura di valutazione ambientale statale, la componente energetica regionale proveniente da impianti lontani dalle aree di costa passerebbe dall’attuale 0,3 ad un più ragguardevole 8%, per un mix regionale composto da fonti rinnovabili per un più cospicuo 29%. Per raggiungere però gli obiettivi europei -sottolinea ancora Raimondi- è necessario uno straordinario sforzo combinato che passi dalla decisa implementazione della rete allo sviluppo delle necessarie competenze per sostenere l’ideazione e produzione di impianti sempre più avanzati, fino alla necessaria attenzione all’intero settore infrastrutturale per garantire che la filiera produttiva del comparto sia al riparo da ogni forma di alterazione extra Ue”.

Nel corso della commissione i dirigenti regionali hanno fatto il punto su alcuni aspetti legati alla mobilità e alla tutela dell’ambiente: ‘pedibus’, ciclabili, contrasto alle specie esotiche nelle zone protette, messa in sicurezza del traporto casa-scuola, stop al consumo di suolo, tutela e sviluppo della zona del Po, bonifica delle zone abbandonate, potenziamento del trasporto merci su ferro.

Un quadro completo su cui è intervenuto il presidente della commissione Stefano Caliandro: “Si conferma l’impegno della Regione per modificare in senso ambientalmente sostenibile la vita delle persone, delle città, del trasporto merci: in particolare, è molto importante la messa in sicurezza dei percorsi casa-scuola attraverso ‘pedibus'”.

“Vogliamo rinnovare il nostro impegno concreto rispetto a queste grandi sfide che ci pone l’Europa e la situazione attuale in cui viviamo. Nel suo programma per il 2024 la Commissione europea si dà due obiettivi: completare gli impegni assunti come la lotta al cambiamento climatico e per quanto riguarda l’eolico e l’off shore si vogliono ridurre oneri e burocrazia”, spiega la relatrice di maggioranza alla Sessione europea Lia Montalti (Pd), mentre il relatore di minoranza Stefano Bargi (Lega) invita “a far sentire di più la nostra voce su tematiche come quelle di cui ci stiamo occupando oggi”.

(Luca Boccaletti e Luca Molinari)

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