Assemblea

SESSIONE EUROPEA. MIGRANTI, FONDI UE, SVILUPPO, LAVORO: LA RISOLUZIONE ALL’ESAME DELL’AULA. POMPIGNOLI: “PIU’ INFORMAZIONE E PARTECIPAZIONE”

SESSIONE EUROPEA. MIGRANTI, FONDI UE, SVILUPPO, LAVORO: LA RISOLUZIONE ALL’ESAME DELL’AULA. POMPIGNOLI: “PIU’ INFORMAZIONE E PARTECIPAZIONE”

Dalla questione immigrazione (“condividere responsabilità e costi relativi all’accoglienza e alla gestione dei migranti e richiedenti asilo, puntando sulla previsione di quote in grado di garantirne la distribuzione fra gli Stati membri” e “revisione del Trattato di Dublino”) ai fondi europei (“procedure più chiare e trasparenti nell’accesso alle risorse”). Dallo sviluppo (“meccanismi più efficaci di accesso al credito per le medie, piccole e microimprese”) al lavoro (“mobilità trasnazionale” e “costruzione di percorsi formativi innovativi, soprattutto per i giovani e i disoccupati di lunga durata”). Dagli investimenti (“più flessibilità sul patto di stabilità interno”, dal quale “escludere i cofinanziamenti per i fondi europei”) al turismo (“puntare su quello di qualità”).

L’Assemblea legislativa regionale è impegnata oggi nella Sessione comunitaria 2015 ed è chiamata a discutere la risoluzione “Sessione europea 2015. Indirizzi relativi alla partecipazione della Regione Emilia-Romagna alla fase ascendente e discendente del diritto dell’Unione europea”, proposta dal presidente della commissione Bilancio, affari istituzionali e generali, Massimiliano Pompignoli, a nome della commissione stessa, l’organismo referente dell’iter che ha portato all’odierna seduta comunitaria.

“La Sessione europea- ha spiegato Pompignoli illustrando il documento in Aula- ha l’obiettivo di individuare le priorità della Regione all’interno del programma di lavoro della Commissione europea e di avviare la preparazione della posizione regionale sulle iniziative che saranno considerate più significative per il loro possibile impatto sul nostro territorio”. Sessione, ha proseguito, che “ha preso avvio con l’audizione degli stakeholders, importante momento di ascolto della società regionale”, e che “ha fatto emergere la necessità di migliorare gli strumenti di partecipazione e l’importanza di fornire adeguata informazione e comunicazione sulle attività svolte dalle Regione in materia di normative europee”. I principali temi toccati sono stati “i fondi strutturali 2014-2020, in particolare i programmi operativi regionali (POR FESR e FSE), il programma di sviluppo rurale (PSR) e le politiche relativamente a clima ed energia, industria, politica fiscale ed economica, parità tra donne e uomini e lotta alla disoccupazione”.

La risoluzione
La risoluzione è articolata in cinque parti: contributi emersi dal dibattito politico nelle commissioni assembleari; partecipazione al processo decisionale dell’Ue; partecipazione della Regione alla formazione del diritto europeo (fasce ascendente); partecipazione dell’Ente all’attuazione del diritto europeo (fase discendente); dispositivo finale.

Contributi emersi dal dibattito nelle commissioni
In merito ai fondi strutturali per il 2014-2020 e al Programma di sviluppo rurale (PSR), si sollecita la Giunta ad adottare procedure chiare e trasparenti nell’accesso alle risorse e meccanismi più efficaci di accesso al credito per le medie, piccole e microimprese. Inoltre, si propone un’informazione sullo stato di avanzamento dei programmi regionali più mirata per i consiglieri regionali, terminale di collegamento diretto con i territori di riferimento. Infine, si segnala l’importanza di assicurare la piena trasparenza dei processi decisionali europei inerenti al TTIP, partenariato transatlantico su commercio e investimenti, oggetto di confronto Ue-Stati Uniti, per l’impatto che potrebbe avere sul contesto ambientale, sociale e nel settore agroalimentare.

Con riferimento al tema dei vincoli agli investimenti derivanti dal patto di stabilità interno, si evidenzia la necessità di continuare a sollecitare a tutti i livelli una maggiore flessibilità e l’esclusione dal patto di stabilità delle risorse nazionali e regionali stanziate per il cofinanziamento dei fondi strutturali e dei contributi diretti al Fondo europeo investimenti strategici (FEIS).

In materia di turismo, si sollecita la Regione all’adozione di politiche strutturali sul turismo di qualità, traino per la crescita, lo sviluppo economico e la creazione di nuova occupazione.

Capitolo occupazione e inclusione sociale: si invita a continuare a intervenire sul tema della mobilità transnazionale, incentivando la costruzione di percorsi educativi, formativi e lavorativi innovativi, orientati soprattutto ai giovani e ai disoccupati di lunga durata.

Sulla cooperazione allo sviluppo, solidarietà internazionale e cultura della pace, si invita la Giunta a facilitare la messa in rete degli operatori del settore, supportandone in modo coordinato l’azione.

Riguardo alle pari opportunità, si rileva la necessità di avviare un approfondito dibattito culturale a tutti i livelli sulle disparità di genere e, in merito al tema della violenza di genere, si sollecita un rapido recepimento, da parte dello Stato, della direttiva europea.

Quanto ai meccanismi legislativi, si segnala l’importanza delle politiche adottate dalla Regione sul tema della qualità della legislazione, della semplificazione, della riduzione degli oneri a carico di cittadini e imprese e si invita l’Ente a sensibilizzare l’Ue sull’importanza di rafforzare la valutazione dell’impatto territoriale nelle valutazioni preliminari all’adozione degli atti europei.

Partecipazione al processo decisionale Ue
Si sollecita una più stretta collaborazione tra Assemblea legislativa e Giunta, un maggiore coinvolgimento di cittadini e imprese, potenziando il dialogo tramite web, e un rapporto più stretto con i parlamentari europei del territorio.

Partecipazione della Regione alla formazione del diritto europeo (fasce ascendente)
In materia di energia, si chiede di incrementare la produzione da fonti rinnovabili e di ridurre i consumi attraverso la previsione di adeguate misure di efficientamento energetico.

Sul tema degli OGM, gli organismi geneticamente modificati, si invita la Giunta a seguire con attenzione, in sede Ue, l’iter legislativo di riesame del processo per l’autorizzazione alla coltivazione, mentre in tema di contrasto alla contraffazione alimentare e tutela del made in Italy si sollecitano interventi più incisivi.

Sull’immigrazione, di fronte all’emergenza in atto si invita l’Ue a rivedere il Trattato di Dublino nell’ottica di condivisione delle responsabilità e dei costi relativi all’accoglienza e alla gestione dei migranti e richiedenti asilo, puntando sulla previsione di quote in grado di garantirne la distribuzione fra gli Stati membri.

Partecipazione dell’Ente all’attuazione del diritto europeo (fase discendente)
Si attende l’adeguamento dell’ordinamento regionale con riferimento alle direttive sulle emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento) e sulla applicazione dei diritti dei pazienti relativi all’assistenza sanitaria transfrontaliera, già recepite dallo Stato.

Si invita la Giunta a monitorare il percorso di recepimento statale, procedendo eventualmente alla presentazione del progetto di legge europea regionale, in merito a tre direttive europee: quella sulle emissioni industriali (prevenzione e riduzione integrate dell’inquinamento, autorizzazione integrata ambientale – AIA), quella sul controllo del pericolo di incidenti rilevanti connessi con sostanze pericolose e quella sulle sostanze chimiche con rischio significativo per l’ambiente acquatico.

Dispositivo finale
Si impegna la Giunta a realizzare, entro la fine della legislatura, un apposito sito, accessibile dal sito internet dell’Assemblea legislativa, che costituisca un punto di raccolta unitario, per i cittadini e gli altri soggetti interessati, delle informazioni e dei risultati sulle attività di partecipazione della Regione ai processi decisionali europei, al fine di garantire maggiore trasparenza e partecipazione; a mantenere un rapporto costante con il Parlamento europeo per intervenire efficacemente nel processo decisionale europeo; inviare la Risoluzione alle istituzioni interessate.

Risoluzioni e emendamenti
Al momento sono stati presentati 11 emendamenti alla risoluzione – 4 di Tommaso Foti (Fdi) e 7 della Ln – e tre risoluzioni sul TTIP, una del M5s, una del Pd e una di Sel.

(Seguiranno i comunicati sul dibattito e gli interventi in Aula)

Assemblea