“Riflettere di legalità fa parte del lavoro di tutti, a partire da chi è attivo nelle istituzioni: dietro il reato di corruzione c’è la cattiva amministrazione e lì bisogna intervenire da subito. L’interesse della collettività deve sempre superare quelli personali”.
Giuseppe Busia, presidente dell’Autorità nazionale anticorruzione (Anac), interviene all’incontro “Le misure di prevenzione amministrativa”, organizzato dall’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna nell’ambito delle iniziative collegate alla Settimana della legalità.
“Chi amministra risorse pubbliche – spiega Busia sul tema della prevenzione – deve agire nell’interesse generale e chi devia rispetto a questo aspetto deve essere contrastato con ogni mezzo: la prevenzione diventa essenziale, le regole non devono essere vissute come adempimenti burocratici ma come strumenti per fare meglio”. “Dobbiamo sentirci – conclude – attori e promotori, sia nel pubblico sia nel privato, di un’azione a difesa della cultura della legalità, dobbiamo essere proattivi”.
Anac è un’autorità indipendente la cui missione istituzionale è individuata nell’azione di prevenzione della corruzione in tutti gli ambiti dell’attività amministrativa.
“L’obbiettivo è quello di rendere la pubblica amministrazione impermeabile ai fenomeni corruttivi” afferma il direttore generale dell’Assemblea legislativa, Leonardo Draghetti, intervenendo sull’applicazione nel pubblico, a partire dalla stessa Assemblea, delle norme rivolte all’anticorruzione. “In Assemblea legislativa – rimarca – il tema è sempre più parte integrante dell’agire quotidiano. Sono tante, infatti, le azioni di sensibilizzazione, a partire da quelle formative, che hanno coinvolto tutto il personale, in quanto è diventato essenziale il superamento dell’attività lavorativa a compartimenti stagni”. Riguardo all’attività amministrativa, Draghetti ha sottolineato che “i concetti di efficienza ed efficacia devono andare di pari passo con quello della trasparenza; diventano quindi centrali gli strumenti rivolti alla prevenzione del rischio corruttivo in grado di scandagliare le singole fasi del processo amministrativo”.
Sulla stessa linea Andrea Costa, consigliere questore dell’Ufficio di presidenza dell’Assemblea: “Ogni cittadino deve sentirsi attore a protagonista nella lotta e nella prevenzione alla corruzione, ancora di più chi lavora nelle istituzioni pubbliche”.
Piergiorgio Novaro, docente del dipartimento di Scienze giuridiche dell’Università di Bologna, parla, sullo stesso tema, di “efficacia dell’approccio preventivo”. In particolare, sugli strumenti finanziari collegati ai fondi strutturali europei, riferisce di “rischi di deviazioni anche per le interazioni di capitali tra pubblico e privato”.
(Cristian Casali)