Imola capitale dell’antimafia: ottocento ragazzi delle scuole imolesi a confronto con due appartenenti delle forze di polizia (attualmente in servizio), due testimoni diretti del periodo stragista della mafia ma protagonisti anche della risposta dello Stato attraverso gli arresti dei boss più importanti di Cosa Nostra.
“Siamo due palermitani. A diciannove anni volevamo fare qualcosa per la nostra comunità e siamo entrati in polizia. A vent’anni facevamo già la vigilanza sotto la casa di Giovanni Falcone, trovandoci in una cosa più grande di noi. Negli anni abbiamo arrestato numerosi mafiosi. La mafia, in alcuni contesti sociali, è quasi la normalità. L’omertà, che in qualche modo appartiene a tutti noi, è sinonimo di silenzio: questo è quello che la mafia vuole. La mafia uccide e il silenzio pure. Come diceva Peppino Impastato ‘la mafia è una montagna di sterco’. Per questo dobbiamo mettere al centro il rispetto delle regole”.
Queste le parole dei due poliziotti-testimoni, che, circondati dalle foto dei tanti servitori dello Stato caduti nel contrasto a Cosa Nostra, hanno ripercorso in prima persona le pagine più drammatiche e dolorose della lotta alla mafia: gli attentati a Falcone e Borsellino, gli agguati a Ninni Cassarà e Roberto Antiochia, l’uccisione di Giuseppe Montana, la morte del Generale Carlo Alberto dalla Chiesa, Rocco Chinnici e Piersanti Mattarella. Un racconto con un messaggio netto: il valore di concetti quali Stato e comunità e di principi cardine quali cittadinanza, libertà e partecipazione.
È stato un successo l’appuntamento “La Mafia raccontata a due voci” organizzato dall’associazione Scuolare (con la presidente Giovanna Lovergine e la vicepresidente Anna Maria Falcone) e dal Siulp di Bologna, che hanno saputo convogliare nel teatro dell’Osservanza di Imola le scuole medie e superiori del circondario per un momento di testimonianza e ricordo inserito nella Settimana della legalità organizzata dall’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna e Concittadini.
Dopo i saluti del vicesindaco di Imola Fabrizio Castellari, “Non è vero che la mafia è lontana. L’attenzione deve essere sempre alta e occorre agire anche sulla memoria”, e dell’assessore alla Cultura, politiche giovanili e legalità Giacomo Gambi, “Ciascuno di noi può scegliere da che parte stare e noi abbiamo scelto di stare insieme perché abbiamo gli stessi valori”, è intervenuta Francesca Marchetti, presidente della commissione Cultura e legalità dell’Assemblea legislativa. La presidente ha sottolineato come “ogni giorno nelle nostre comunità, con l’alleanza imprescindibile della scuola, dobbiamo affermare i valori della giustizia e della legalità combattendo l’indifferenza. Lo possiamo fare solo attraverso la conoscenza e parlandone, perché parlare significa creare dibattito, creare una cultura che riempie di significato la parola legalità, coltivando la memoria e trovando ispirazione in quelle figure che hanno lottato contro la mafia e si sono impegnate per assicurare la libertà di ognuno di noi”.
Dopo i saluti istituzionali, è stato proiettato il video con le testimonianze degli stessi giudici Falcone e Borsellino e con un focus sulla squadra catturandi di Palermo, sezione altamente specializzata della Questura che si occupa della cattura dei latitanti, prevalentemente mafiosi.
All’incontro hanno partecipato gli alunni delle medie dei cinque istituti comprensivi imolesi e gli studenti delle superiori del liceo Rambaldi, dell’istituto tecnico Scarabelli, dell’istituto tecnico Alberghetti, dell’istituto Cassiano e del centro di formazione Ciofs. Presenti anche i dirigenti scolastici Teresa Cuciniello (dell’ic6, capofila della rete) e Adele D’Angelo (dell’ic5).
L’iniziativa di Scuolare e Siulp culminerà nella Marcia dei Valori che si terrà il prossimo mese di maggio e a cui parteciperanno tutte le scuole imolesi.
Fra gli eventi dell’ultimo weekend della Settimana della legalità, si segnala, sabato 25 marzo, la presentazione del libro “Il mio amico Giovanni” con Pietro Grasso nell’Aula Magna dell’Istituto Istruzione Superiore Meucci di Carpi (Modena).
La “Settimana della legalità” è promossa dall’Assemblea legislativa in collaborazione con Anci, Upi, Libera e Concittadini, il progetto di cittadinanza attiva dell’Assemblea.
(Luca Boccaletti e Cristian Casali)