Cartellino rosso contro la criminalità organizzata. Rosso, cogliendo la metafora calcistica, come il colore della “Card della legalità” consegnata oggi in Regione ai 115 studenti che hanno partecipato alla “Giornata della legalità” rivolta ai più giovani per parlare di giustizia e mafie.
Sulla card, che riporta la scritta OUT, si trova un QR code inquadrando il quale si accede a una pagina web dove si trovano i video finalisti del Premio Morrione per il giornalismo investigativo e due podcast sulle mafie realizzate da Libera Bologna e Q Code Mag. Ogni mese, su questa pagina web, verranno caricati contenuti diversi che solo i possessori della card potranno scoprire, leggere, ascoltare e guardare.
Alla giornata, promossa nell’ambito della “Settimana della legalità”, hanno partecipato una classe del liceo Copernico di Bologna, accompagnata dalla professoressa Rita Bocchino, due classi terze dell’Istituto tecnico commerciale Rosa Luxemburg di Bologna, accompagnate dalle professoresse Annalisa Cardone, Marta Russo e Federica Viscomi, e due classi del liceo artistico Chierici di Reggio Emilia, accompagnate dai professori Giovanni Spadavecchia, Benedetta Chiapponi, Eugenio Capitani e Sergio di Salvo.
La Giornata si è aperta rilanciando la lettura dei nomi delle 1.096 vittime della criminalità. Francesca Marchetti, presidente della commissione Cultura e legalità dell’Assemblea legislativa, ha sottolineato: “Questo appuntamento, che si svolge all’indomani della ventottesima ‘Giornata della memoria delle vittime delle mafie’, si pone come obiettivo la promozione della cittadinanza attiva e responsabile. Insieme a Libera, l’Assemblea legislativa ha firmato un protocollo della legalità e questo è per noi un grande con orgoglio. L’augurio che faccio ai più giovani è coltivare la memoria per sconfiggere l’indifferenza e offrire supporto a chi è più fragile”.
Daniele Borghi, presidente di Libera Emilia-Romagna, ha ricordato che “Libera è nata nel 1995 per mobilitare la società civile dopo le stragi degli anni ’92-’93 e l’anno successivo si celebrò la prima ‘Giornata della memoria delle vittime della criminalità organizzata’. Il nostro impegno quotidiano è fare avere verità e giustizia ai familiari delle vittime. Non si può pensare che questa battaglia venga vinta da singole persone o singole istituzioni. Ognuno di noi si deve mettere in gioco a partire dalle proprie competenze. Non abbiamo bisogno di eroi ma di persone che collaborino insieme”.
Mara Filippi Morrione ha spiegato cos’è il Premio giornalistico Roberto Morrione, nato per ricordare il giornalista Rai, collaboratore di Enzo Biagi e già direttore di Rai News 24: “Sui giovani investiamo e crediamo molto dando seguito all’impegno di Roberto. Alla sua morte abbiamo istituito questo premio che ogni anno finanzia la realizzazione di cinque servizi di giornalismo investigativo. Fare rete è un modo per arricchirsi, andare avanti e ottenere risultati”.
Durante la mattinata è stato proiettato il video di Sofia Nardacchione, “Ipossia montana”, inchiesta premiata al Premio Morrione, sul rischio d’infiltrazioni mafiose nell’Appennino bolognese ed è stato ascoltato il podcast “La trattativa Stato-Mafia”, di Francesca Palumbo, realizzato nell’ambito del progetto “Sentiti Libera” di Libera Bologna e Q Code Mag.
In chiusura è stata poi la volta della proiezione dell’intervento che il fondatore di Libera Don Luigi Ciotti ha tenuto il 21 marzo a Milano in occasione della “Giornata della memoria delle vittime delle mafie”.
Il direttore generale dell’Assemblea legislativa Leonardo Draghetti spiega così senso della Card della legalità: “Abbiamo pensato alla ‘Card della legalità’ perché vogliamo che questa giornata e in generale la ‘Settimana della legalità’ diano l’opportunità a tutti di parlare continuamente di criminalità organizzata e di mafie e siano occasione di riflessione critica. Spingere i giovani a ragionare e a essere curiosi, educarli a ciò che la legalità deve essere, è anche l’obiettivo dell’Assemblea legislativa. Consapevolezza significa anche essere presenti”.
Sono 28 gli appuntamenti in programma nella Settimana della legalità, che interessano svariate realtà locali della regione e vedono il coinvolgimento di numerosi studenti. Da segnalare: giovedì 23 marzo l’iniziativa “Ammirate: donne fuori dal mirino della mafia”, incontro on-line con gli studenti delle scuole di Luisa Impastato per approfondire la figura di Peppino Impastato e di sua madre Felicia; venerdì 24 marzo al Teatro Comunale Dell’Osservanza di Imola il seminario “La mafia raccontata a due voci”; infine, sabato 25 marzo nell’Aula Magna dell’Istituto Istruzione Superiore Meucci di Carpi (Modena) la presentazione del libro “Il mio amico Giovanni” di Pietro Grasso e l’incontro con l’autore.
L’evento è stato organizzato dall’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna in collaborazione con Libera Emilia-Romagna e il Premio Roberto Morrione per il giornalismo investigativo. La “Settimana della legalità” è promossa dall’Assemblea legislativa in collaborazione con Anci, Upi, Libera e conCittadini, il progetto di cittadinanza attiva dell’Assemblea.
(Lucia Paci)