Passa il Piano energetico regionale 2030 (Per) nonostante i dubbi sui dati delle polveri sottili sollevati da Giulia Gibertoni, consigliere del Movimento 5 stelle. Il Per, assieme al Piano triennale di attuazione 2017-2019, è stato approvato oggi dalla commissione Politiche economiche, presieduta da Luciana Serri, in seduta congiunta con la commissione Territorio, ambiente e mobilità, presieduta da Manuela Rontini. I due piani contengono le linee di indirizzo della politica energetica regionale in vista degli obiettivi europei 2030, e le azioni e risorse messe in campo nel settore dell’efficienza energetica, sviluppo fonti rinnovabili e soluzioni energetiche, con allegati i rapporti ambientali, gli studi di incidenza e il parere motivato di valutazione ambientale strategica (Vas).
Adottato dopo un importante percorso di confronto il Per si è arricchito delle osservazioni dei soggetti coinvolti: dalle associazioni ambientaliste e sindacali agli ordini professionali, dagli enti pubblici all’Anci regionale e a Terna. “Si tratta di un progetto partecipato complessivo” come specifica l’assessore al Piano energetico e economia verde, Palma Costi. Fra le osservazioni degli stakeholders, si ricordano: la promozione di edifici a consumo energetico zero (carbon neutral), la decarbonizzazione dell’energia elettrica, le smart grid.
Andrea Bertani (M5s) ha chiesto se, “in caso di vittoria del ‘sì’ al referendum costituzionale, il Per subirà stravolgimenti o potrà mantenere un’efficace integrazione con gli strumenti nazionali di pianificazione energetica”.
L’assessore Costi ha risposto che il Per ha elevata rilevanza ambientale e non invade competenze statali, per cui, “in caso di vittoria del ‘sì’ al referendum costituzionale, non sarà penalizzato dal futuro piano energetico nazionale”, dal quale, al contrario, potrà essere rafforzato.
Giulia Gibertoni (M5s) ha domandato chiarimenti in merito ai dati sulle emissioni inquinanti (le cosiddette polveri sottili) riportati nel Per, che imputerebbero agli impianti di riscaldamento civile circa il 50% dello smog prodotto in regione.
Al contrario, secondo uno studio internazionale – che la consigliera ha consegnato ai tecnici regionali – il 96% delle emissioni inquinanti deriverebbe da veicoli a motore, in particolare con diesel. “La veridicità dei dati- ha sottolineato Gibertoni- è la base essenziale per la promozione di interventi efficaci”. Infine, la consigliera ha chiesto se i comuni sopra i 50mila abitanti debbano dotarsi di piani energetici autonomi.
L’assessore Costi, supportata dai tecnici della Regione, che hanno assicurato di esaminare lo studio consegnato dalla consigliera Gibertoni, ha evidenziato come “i dati sulle emissioni inquinanti in Emilia-Romagna sono frutto di elaborazioni effettuate dall’Agenzia regionale per la prevenzione, l’ambiente e l’energia (Arpae) sulla base di fattori di emissione europei”. Il Per, comunque, ha assicurato l’assessore, si pone l’obiettivo di ridurre le fonti inquinanti, qualsiasi esse siano, promuovendo anche iniziative di formazione per ampliare il numero di esperti in diagnosi energetiche. Inoltre, il Per fissa obiettivi sfidanti in tema di mobilità e logistica, sostenendo con convinzione il trasporto elettrico e promuovendo l’innovazione tecnologico di concerto con le università. Infine, l’assessore ha ricordato come i soggetti istituzionali attraverso i quali passa la realizzazione del Per sono i comuni, in quanto “siamo di fronte a una sfida culturale che necessita del contributo delle comunità locali”.
Massimo Iotti (Pd) ha evidenziato come “il Per ha un’intrinseca sostenibilità che lo mette al riparo dai risultati referendari”. In merito al piano triennale di attuazione 2017-2019 – ha ricordato il consigliere – grande attenzione viene riservata ai riflessi degli interventi in materia di energia sulle politiche industriali e di sostegno alle imprese. Nel settore dell’edilizia, invece, l’esponente Dem ha invitato la Regione a proseguire nella promozione di interventi strutturali, puntando sul sostegno all’innovazione nella filiera della componentistica. “Il Per- ha concluso Iotti- è strategico per lo sviluppo dell’economia verde, che può portare considerevoli benefici a tutta la società regionale”.
(Luca Govoni/Francesca Mezzadri)