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“Siamo tutti stranieri”: podcast su rapporto tra arte e intelligenza artificiale

Nel podcast “Consiglio d’Arte” l’artista Giorgio Tentolini racconta la mostra “In Too Deep – Dalla rete all’intelligenza artificiale” allestita nella sede dell’Assemblea legislativa dell’Emilia-Romagna: il significato delle sue opere e come le ha create grazie alla tecnica del deep fake

Una mostra nata da una serie di prompts, ovvero da frasi lanciate sul web, e da un lavoro di stratificazione di materiali diversi: rete metallica e tulle. È “In Too deep – Dalla rete all’intelligenza artificiale”, esposizione dell’artista Giorgio Tentolini che gioca con le nuove tecniche del web e gli algoritmi dell’Intelligenza artificiale mettendoli al servizio dell’arte.

Come ci riesce lo spiega nel podcast “Consiglio d’arte“, realizzato dal Servizio Informazione dell’Assemblea legislativa della Regione Emilia-Romagna, ripercorrendo le sue opere più significative come “No One”, “Algor” e “In Too deep”, nate proprio grazie alla tecnica dell’intelligenza artificiale, usata per ricreare volti di donne e uomini, esteticamente perfetti, tagliando e modellando “materiali semplici”, come spiega l’artista.

“Gli antichi greci per creare la bellezza ideale univano i visi di diverse persone. La stessa cosa fa il web ed è quello che rende così rassicuranti questi volti che ho creato: il fatto stesso che non esistono, che non rappresentano alcun soggetto, li rende così attrattivi” spiega Tentolini, 45 anni, che vive e lavora fra Casalmaggiore, Reggio Emilia e Milano e che ha lavorato nel mondo della moda e della fotografia. “La rete è una metafora dei nostri giorni. Allo stesso tempo ho scelto anche di lavorare sul piano dei canoni estetici al fine di sottolineare quanto siamo ingabbiati nel dichiarare bella una cosa che ci hanno insegnato a definire tale. La rete rappresenta anche un filtro, lascia passare un flusso ma trattiene qualcos’altro” racconta nel podcast.  “Siamo tutti stranieri, in famiglia, tra gli amici, sul posto di lavoro – spiega – e questi volti rappresentano anche noi proprio perché non sono alcuna persona in particolare”. 

Nelle sue opere l’artista racconta anche i social e come hanno cambiato il mondo. “Qui ho creato doppi ritratti sovrapposti perché nei social diamo un’immagine diversa dalla nostra: ci ritroviamo, però, a essere ‘nessuno’ in una grande folla, in mezzo a centomila persone di pirandelliana memoria. L’infinito essere confusi tra la folla”.

Social, intelligenza artificiale, arte greca, sensualità, perfezione e sospensione: sono i temi affrontati nelle opere di Tentolini. Nel podcast il suo racconto.

La mostra di Giorgio Tentolini, a cura di Silvia Bonomini, è visitabile in Assemblea legislativa, in Viale Aldo Moro 50 a Bologna, fino al 26 gennaio.

Ascolta il podcast “In Too Deep” su Spreaker: è anche possibile vedere le opere di cui parla dell’artista cliccando sulle immagini. In redazione Francesca Mezzadri. Il link è: www.spreaker.com/show/consiglio-darte.

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