Ambiente e territorio

Siccità. Tagliaferri (Fdi): la Regione chieda lo stato emergenza e quello di calamità

L’obiettivo è dare risposta al settore agricolo e a quello della zootecnia

La Regione chieda lo stato d’emergenza e di calamità per contrastare la siccità e sostenere agricoltura e settore zootecnico.

A chiederlo, in un’interrogazione, è il consigliere Giancarlo Tagliaferri (Fdi),che ricorda la gravità della situazione che stiamo vivendo.

Da qui l’atto ispettivo per chiedere alla giunta “come intenda intervenire efficacemente, anche avviando un percorso legislativo, affinché il settore agricolo e zootecnico adottino pratiche più sostenibili e con minor consumo della risorsa idrica, e in ogni caso fin da subito prevedere che le acque reflue siano recuperate per fini irrigui, in linea con quanto stabilito dalle norme comunitarie e quali soluzioni utili intenda adottare per preservare il consumo di acqua, per motivi economici e soprattutto per tutelare la disponibilità potabile del bene più prezioso, anche emanando ordinanze che abbiano la finalità di ridurre o sospendere i prelievi idrici e di ottimizzare l’invasamento di acqua”.

Tagliaferri vuole inoltre sapere se l’amministrazione regionale “intenda avanzare con urgenza la richiesta per la dichiarazione dello stato di emergenza e ad avviare con sollecitudine la verifica delle condizioni per la dichiarazione dello stato di calamità naturale, per proteggere i raccolti, attivando tutte le possibili iniziative in modo coordinato per gestire l’emergenza siccità e, nello specifico, se intenda organizzare un incontro con chi vive sul territorio per cercare di risolvere i problemi causati dalla cassa di espansione sul Baganza e prendere in considerazione una più funzionale diga a monte della zona individuata per la cassa di espansione, che potrebbe risolvere in un colpo solo i problemi di approvvigionamento idrico e garantirebbe anche una certa produzione di energia elettrica pulita”.

Altri due quesiti rivolti all’esecutivo regionale per sapere “se intenda valutare la possibilità di adottare iniziative per garantire risorse ulteriori a quelle previste dal Piano nazionale di ripresa e resilienza e se intenda promuovere il potenziamento dell’Autorità di bacino distrettuale in un’ottica di efficacia ed efficienza dell’utilizzo delle risorse economiche già stanziate o da stanziare per una migliore programmazione e realizzazione degli investimenti”.

(Luca Molinari)

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