L’Assemblea legislativa ha esaminato e votato cinque atti di indirizzo sui temi della sicurezza. Una risoluzione è stata approvata, quattro respinte.
Approvata all’unanimità la risoluzione presentata da Raffaella Sensoli e Gian Luca Sassi (M5s) che impegna la Giunta a scongiurare la riduzione della presenza e l’indebolimento delle possibilità di azione della Polizia Postale. Il documento afferma la necessità di “valutare parametri minimi di presenza, articolazione territoriale e specializzazione delle forze dell’ordine sul territorio regionale, come standard di riferimento di qualsiasi misura di promozione delle condizioni di sicurezza della nostra comunità”. Chiede inoltre alla Giunta di “promuovere percorsi di collaborazione tra il Garante regionale per l’infanzia e l’adolescenza e la Polizia Postale, per valutare le azioni più opportune da mettere in campo per contrastare fenomeni criminali perpetrati nei confronti di bambini e ragazzi”. Nella materia specifica della “polizia delle comunicazioni”, la protezione della persona, in termini di prevenzione e di repressione, “va garantita con operatori specializzati fisicamente presenti sul territorio”. La Polizia Postale interviene in campi contrassegnati sia “da crimini particolarmente odiosi, come nel caso di reati di cui possono essere vittime i minori, oppure tali da minare le regole e gli stessi canali di scambio del commercio elettronico”. “Va perciò contrastato- sancisce il documento- il disegno di soppressione delle Sezioni provinciali di Polizia Postale, con conseguente trasferimento di questo personale specializzato all’interno delle Questure”.
Respinta, invece, una risoluzione presentata da Tommaso Foti (Fdi-An) che poneva la questione di affiancare alle Forze dell’ordine “anche contingenti delle forze armate nelle attività di controllo del territorio, di vigilanza a siti e obiettivi sensibili”. Voto contrario dei consiglieri Pd, Sel, Altra ER; voto favorevole di Fdi-An, Fi, Ln, M5s. Presentato nel febbraio 2015, il documento di Foti faceva riferimento all’opportunità di “costituire pattuglie miste, fra Forze armate e Forze di polizia, finalizzate al contrasto alla criminalità organizzata e alla microcriminalità, ma anche al controllo del territorio per prevenire attentati terroristici”.
Respinta dall’Aula anche la risoluzione della Ln, primo firmatario Fabio Rainieri, a sua volta depositata nel febbraio 2015, che chiedeva di “utilizzare le Forze armate nel presidio degli obiettivi sensibili, minacciati dal terrorismo internazionale e a più alta densità di delinquenza comune”. Voto contrario di Pd, Sel e Altra ER, astenuti i consiglieri M5s, a favore Ln, Fi e Fdi-An. Nel documento si sottolineavano i “brillanti risultati in termini di aumento dei controlli e di riduzione della delinquenza comune ottenuti tramite le missioni in cui militari dell’esercito affiancavano le Forze dell’ordine all’interno dei centri urbani”. L’atto era stato sottoscritto da tutti e nove i consiglieri del Gruppo Ln: Fabio Rainieri, Alan Fabbri, Gabriele Delmonte, Stefano Bargi, Daniele Marchetti, Matteo Rancan, Marco Pettazzoni, Andrea Liverani, Massimiliano Pompignoli.
Respinta poi la risoluzione con la quale Tommaso Foti (Fdi-An) intendeva impegnare la Giunta a sostegno delle “legittime rivendicazioni” avanzate dal segretario generale del Sindacato autonomo di polizia (Sap), che ha denunciato come i mezzi in dotazione delle Forze dell’ordine non siano all’altezza del compito a cui sono chiamate: “gGi equipaggiamenti, i caschi, le armi e i giubbotti antiproiettile sono obsoleti ed inadeguati”. Il documento, che richiamava lo sciopero della fame praticato per due mesi dal segretario del Sap, ha ottenuto il voto contrario di Pd, Sel e Altra ER e il voto favorevole di Fdi-An, Fi, Ln, M5s.
Infine, l’Aula ha respinto un analogo documento presentato dai nove consiglieri della Ln, primo firmatario Daniele Marchetti, che chiedeva alla Giunta di attivarsi presso il ministero di Grazia e Giustizia per far ritirare “le ingiuste sanzioni comminate” al segretario del Sap, manifestando solidarietà alla sua persona e alla sua azione di denuncia, e attivarsi “al fine di migliorare le condizioni di lavoro della Polizia di Stato”. Voto contrario di Pd, Sel e Altra ER, voto favorevole di Ln, Fi, Fdi-An e M5s. L’atto era stato sottoscritto da Gabriele Delmonte, Fabio Rainieri, Alan Fabbri, Stefano Bargi, Daniele Marchetti, Matteo Rancan, Marco Pettazzoni, Andrea Liverani, Massimiliano Pompignoli.
(rg)