Governo locale e legalità

SICUREZZA. AULA RESPINGE RISOLUZIONE FOTI (FDI-AN) PER PREVEDERE REATO DI INTEGRALISMO ISLAMICO

Voto contrario al testo da Pd, Sel, M5s. Favorevoli Fdi-An, Fi, Lega nord

L’Assemblea legislativa ha espresso voto contrario (no da Pd, Sel, M5s; favorevoli Fdi-An, Fi, Lega nord) alla risoluzione presentata da Tommaso Foti (Fdi-An) che chiedeva alla Giunta di attivarsi nei confronti del Governo perché presenti alle Camere un disegno di legge per rendere penalmente perseguibilie ogni propaganda o predicazione, che siano “tali da mettere in pericolo la pubblica incolumità”.  Nel testo si invita inoltre la Giunta ad attivarsi nei confronti della Camera dei Deputati affinché “la competente commissione parlamentare avvii la discussione della proposta di legge che prevede l’introduzione del reato di integralismo islamico”.  

“Di fronte allo sconfinare di un fenomeno di adesione a forme di estremismo che dietro l’alibi della religione svolgono attività eversiva- ha affermato Foti– ci deve essere una norma che colpisca coloro che violano i limiti del confronto e della libertà di opinione. Ci sono predicazioni nelle moschee- ha aggiunto- che sconfinano in forme di fanatismo politico e religioso e identificano l’Occidente come il male da sconfiggere. I fatti dimostrano che certe forme di predicazione portano a pericolose conseguenze come accadde ai tempi del terrorismo con i cattivi maestri. Il pericolo è che si crei una zona grigia dove attecchisce un certo tipo di cultura. Anche nel nostro Paese- ha concluso- non va sottovalutata l’adesione all’Isis”.

 Silvia Prodi (Pd) ha annunciato voto contrario. A suo avviso contro i rischi e le minacce terroristiche è già attivo un quadro di norme europee e nazionali. In particolare nel nostro ordinamento- ha ricordato- sono state introdotte nuove fattispecie di delitti e misure di prevenzione antiterrorismo. “Oggi – ha sottolineato- c’è la certezza della bontà e dell’efficacia del presidio sui reati di terrorismo di cui l’estremismo fondamentalista è un sottoinsieme”. Con riferimento alla scelta dell’aggettivo islamico la consigliera ha poi invitato a soppesare le parole e a non criminalizzare le persone di religione islamica, perché- ha detto- “è l’uso perverso della religione, e non la religione, una delle cause della radicalizzazione”.

Enrico Aimi (Fi) ha annunciato voto favorevole. “Dobbiamo reprimere i comportamenti legati all’attività terroristica ma il passo per il riconoscimento del reato di integralismo islamico è necessario. Non tutto è riconducibile a reati di tipo terroristico- ha detto- qui si tratta di intervenire nei confronti di tutti quegli atteggiamenti di cittadini che abbracciano il fondamentalismo islamico, da certe predicazioni alla diffusioni di filmati, per anticipare e prevenire comportamenti che si potrebbero rivelare pericolosi.
 

(Isabella Scandaletti)

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