L’evasione avvenuta nei giorni scorsi di un detenuto dalla Residenza per l’esecuzione delle misure di sicurezza detentive (Rems) di Bologna che, da inizio aprile, accoglie persone in precedenza internate negli Ospedali psichiatrici giudiziari, recentemente chiusi per legge, è oggetto di una interrogazione di Gabriele Delmonte e Daniele Marchetti, della Lega nord.
“Solo l’intervento tempestivo dei carabinieri ha evitato il peggio e, magari, il coinvolgimento di altre persone”, sostengono i consiglieri chiedendo in proposito chiarimenti sui sistemi di sicurezza adottati e sui motivi che hanno potuto rendere possibile quella che, sottolineano, sarebbe “la prima evasione in Italia da questo genere di strutture, a distanza di un mese dalla loro istituzione”.
Marchetti e Delmonte segnalano che a fine marzo, in risposta ad una precedente interrogazione, l’assessore regionale alle Politiche per la salute aveva informato che “gli accordi sottoscritti con le prefetture elencano puntualmente le procedure da mettere in atto, in collaborazione con le Forze dell’ordine, in caso di tentativi di fuga e comportamenti aggressivi. Le strutture sono dotate di recinzione e videosorveglianza; le porte sono chiuse; gli operatori hanno a disposizione sistemi automatici per l’invio di allarme alle Forze dell’ordine ove necessario”. Di qui le domande alla Giunta regionale per sapere: “Quali procedure non siano state rispettate nella sicurezza e nel controllo del Rems di Bologna; come sia avvenuta l’evasione del detenuto dalla struttura e quali provvedimenti voglia intraprendere per evitare ulteriori evasioni in futuro”.
(is)