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Sicurezza. Lega: sostenere i Comuni che contrastano le baby gang

Un’interrogazione del Carroccio a prima firma del consigliere Fabio Rainieri chiede interventi precisi su un fenomeno che sta creando problemi in molti comuni della Regione

La Regione sostenga i Comuni che promuovono iniziative dirette a contrastare il fenomeno delle baby gang. A chiederlo è una risoluzione a firma dei consiglieri della Lega, primo firmatario il consigliere Fabio Rainieri, in cui si elencano gli ultimi casi di bullismo giovanile avvenuti, tra l’altro, a Parma, Salsomaggiore Terme e Parma. Una delle misure suggerite in una interrogazione presentata nella precedente legislatura alla Giunta regionale dal Gruppo assembleare ‘Lega Emilia e Romagna’, ma che non si ha evidenza sia mai stata attuata, era quella di sottoporre il problema all’attenzione della Conferenza Regione Autonomie Locali (CAL) oltre che in sede di Comitato tecnico regionale di polizia locale, anche allo scopo di sollecitare maggiore attenzione da parte di quelle amministrazioni comunali che non sembra vi dedichino adeguato interesse”, spiegano i rappresentanti del Carroccio. Da qui l’atto ispettivo per sapere dall’esecutivo regionale “se risponde al vero che il fenomeno delle baby gang in Emilia-Romagna continui purtroppo ad espandersi, quali siano i dati in suo possesso riguardanti l’andamento dello stesso fenomeno e quali siano le sue valutazioni rispetto alla specifica ricerca effettuata in collaborazione con il Dipartimento di Scienze Giuridiche dell’Università di Bologna “A. Cicu”; inoltre, se si ritiene che sulla base di tale studio possano essere adottate dalle istituzioni pubbliche particolari misure preventive e quale ritiene possa essere il suo contributo per la loro adozione”. I rappresentanti della Lega chiedono anche se la Regione “conferma che né il Cal, né il Comitato tecnico regionale di polizia locale abbiano mai ancora affrontato questa specifica problematica in modo approfondito, per quali motivi non sia stata ancora affrontata e se intende attivarsi al più presto possibile perché sia sottoposta ad essi o ad altro organismo, come potrebbe essere l’Osservatorio permanente per la legalità ed il contrasto alla criminalità organizzata, e come valuta un eventuale progetto regionale diretto a potenziare, nei comuni più interessati dal fenomeno, la funzione di monitoraggio dei servizi sociali sulle famiglie con membri più esposti al rischio di devianza giovanile nonché quella di sorveglianza e controllo delle polizie locali sulle aggregazioni giovanili”. L’interrogazione è stata firmata anche dai consiglieri Michele Facci, Davide Bergamini, Simone Pelloni, Massimiliano Pompignoli, Emiliano Occhi, Andrea Liverani, Matteo Montevecchi, Gabriele Delmonte, Stefano Bargi, Matteo Rancan, Maura Catellani, Daniele Marchetti e Valentina Stragliati

 

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