Il distaccamento dei Vigili del fuoco di Castelnovo ne’ Monti (Reggio Emilia) mantenga l’attuale orario di servizio. Lo hanno chiesto in un’interrogazione, a prima firma Roberta Mori (Partito democratico), Andrea Costa e Ottavia Soncini (Pd), Federico Alessandro Amico (ER Coraggiosa) e Stefania Bondavalli (lista Bonaccini). I consiglieri hanno invitato la giunta ad attivarsi per salvaguardare l’efficienza del distaccamento e aderire alle istanze sindacali e del personale, ma anche per evitare l’indebolimento di un presidio di aree interne già oggettivamente ritenute disagiate, su cui la stessa Regione, in linea con gli obiettivi del Pnrr, investe con azioni di sviluppo per colmare le disuguaglianze territoriali. Mori ha detto che “se nel 2024 la sede dei Vigili del fuoco non sarà confermata come ‘disagiata’ si avranno problemi sul territorio”.
L’atto ispettivo è stato discusso in commissione Territorio, presieduta da Stefano Caliandro, e la risposta è stata data dall’assessora alla Protezione civile, Irene Priolo. “La competenza è del ministero dell’Interno – ha replicato Priolo – ed è oggetto di contrattazione sindacale. Nel 2022 è stata aggiornata la disciplina delle aree definite disagiate, che devono rispondere a una serie di parametri: abitanti, classificazione per l’Agenzia di coesione, distanza in km dalla sede centrale, tempi di percorrenza, area climatica, distanza di 45 km dalla sede centrale. I parametri applicativi prevedono che entro 60 giorni i comandanti, sentiti i sindacati, avrebbero dovuto presentare domanda al comando per i distaccamenti disagiati. In Emilia-Romagna ci sono le domande per Bobbio, Castelnovo ne’ Monti, Vergato. Bagno di Romagna è stata l’unica classificata sede disagiata. Tra novembre e dicembre 2022 si è discusso e il comandante provinciale ha chiesto la sede disagiata per Castelnovo ne’ Monti anche se manca la distanza inferiore a 45 km dal comando provinciale”. Il decreto del capo dipartimento dei Vigili del fuoco ha stabilito – oltre a Bagno di Romagna sede disagiata – per i distaccamenti dove c’è la turnazione oraria, “il ripristino della turnazione ordinaria al 1° gennaio 2024 per consentire le procedure di mobilità di vigili del fuoco e capi squadra”.
Mori ha preso atto e ha affermato che “ci faremo parte attiva per coinvolgere i parlamentari e arrivare al governo”.
“Dai primi anni 2000 – ha ricordato Mori nell’interrogazione – il distaccamento di Castelnovo è riconosciuto quale sede disagiata ma in base a una circolare ministeriale del novembre scorso, tale status, a partire da gennaio 2024, non sarà più riconosciuto col rischio concreto di una rimodulazione dell’orario di servizio. La motivazione è che per essere sede disagiata deve distare almeno 45 chilometri dal capoluogo. Tuttavia, gli altri parametri ci sono come la classificazione ‘periferica’ e con 10.360 abitanti, la differenza altimetrica di 624 metri rispetto alla sede centrale, i tempi medi di percorrenza di 55 minuti, l’assenza di collegamenti ferroviari, la media di 460 interventi annui negli ultimi 5 anni”.
“Per coprire i 40 chilometri da Reggio Emilia – ha puntualizzato la consigliera – occorre quasi un’ora, tramite una strada di montagna che d’inverno, con neve e ghiaccio, raddoppia i tempi di percorrenza in auto, che è mezzo quasi obbligato mancando mezzi pubblici. Non da ultimo, su questo territorio sono presenti quattro stazioni sciistiche, bacini, luoghi turistici come la Pietra di Bismantova e il patrimonio naturale e faunistico del Parco nazionale Appennino Tosco-Emiliano. L’orario a 24 ore con tre giorni di riposo ha sempre incontrato il favore di tutto il personale e dei sindacati ed è stato apprezzato dalle amministrazioni e dalla popolazione del territorio in quanto ha garantito negli anni l’attivazione di squadre omogenee ed esperte a livello operativo”.
(Gianfranco Salvatori)