Troppe aggressioni a sfondo sessuale, a Reggio Emilia, contro donne: la Regione intervenga e si adoperi perché la zona in cui sono avvenute venga “debitamente presidiata”.
La violenza contro le donne è al centro dell’interrogazione presentata dal consigliere Michele Barcaiuolo (Fratelli d’Italia). Oltre a una maggiore sicurezza, alla Regione si chiede di approfondire quella che “per la cittadinanza reggiana, in particolare femminile, sta diventando un vero e proprio problema nonché un ostacolo al godimento di libertà personali come quello di fare una passeggiata in sicurezza, alla luce degli ultimi mesi di zona rossa a cui ci ha costretti la pandemia”. Il consigliere, poi, suggerisce alla Giunta di intensificare i controlli, in collaborazione con Comune, Polizia e Arma dei carabinieri per “disincentivare ulteriori episodi di violenza”
L’ultima aggressione risale al 27 aprile, quando una giovane è “stata aggredita nella zona Sud della città, esattamente al parco delle Caprette”. Una trentenne è stata avvicinata da un uomo che, con una scusa, “l’ha afferrata, picchiata e ha tentato quindi di abusare di lei. E’ stato l’arrivo di un runner a costringere l’aggressore a desistere e a fuggire, lasciando la vittima in palese stato di choc”.
Nel 2019, una giovane era stata aggredita nello stesso parco da un immigrato che l’ha trascinata nella boscaglia, abusando di lei. Un mese fa, infine, lungo la passeggiata che costeggia il torrente Crostolo, un’altra donna era stata avvicinata da un uomo che le ha rivolto frasi a sfondo sessuale e poi l’ha palpeggiata. In seguito, sono arrivate altre segnalazioni che “avevano destano un profondo allarme sociale, vista l’altissima frequentazione, soprattutto di ragazze che utilizzano i sentieri del parco per fare jogging o lunghe passeggiate, anche in solitaria”.
(Gianfranco Salvatori)