La Regione si attivi per salvaguardare la “Fondazione emiliano-romagnola ‘Sergio Zavoli’ per le vittime dei reati”, anche “dal punto di vista economico-finanziario, dirottando i 571.568,36 euro impegnati per la tutela delle popolazioni rom e sinti, previsti dalla legge regionale 11/2015, nelle casse della Fondazione stessa, in modo tale da garantirne la piena operatività e per continuare, in linea con gli anni passati, a promuovere interventi concreti socio-assistenziali a favore delle vittime dei reati”.
A chiederlo sono i nove consiglieri della Lega nord in una risoluzione (primo firmatario: Alan Fabbri) dove ricordano che la Regione, insieme alle Province e ai Comuni capoluogo dell’Emilia-Romagna, “è tra i soggetti promotori e socio fondatore della Fondazione, costituitasi il 12 ottobre 2004 con l’obiettivo di dare sostegno immediato alle vittime dei crimini dolosi di maggiore gravità, compresi i soggetti appartenenti alle forze di polizia nazionale e locale, quando, da delitti non colposi, ne derivi la morte o un danno gravissimo alla persona”.
La Fondazione – a parere dei consiglieri – potrebbe ricadere tra le “vittime della riforma Delrio (legge 56/2014) a causa dell’insufficienza di risorse assegnate alle Provincie emiliano romagnole, che quindi si vedrebbero costrette a tagliare i finanziamenti a uno degli ultimi baluardi a difesa delle vittime dei reati”. Fabbri e colleghi temono che, una volta “svuotata progressivamente di risorse e contributi”, la Fondazione non sia più in grado di “intervenire con tempestività e in maniera capillare con l’obiettivo di sanare le situazioni di emergenza, spesso drammatiche, subìte dalle vittime dei reati e dalle loro famiglie”.
(Tutti gli atti consiliari – dalle interrogazioni alle risoluzioni, ai progetti di legge – sono disponibili on line sul sito dell’Assemblea legislativa al link: http://www.assemblea.emr.it/attivita-legislativa)
(ac)