Governo locale e legalità

SICUREZZA. “SALVAGUARDARE RUOLO VIGILI DEL FUOCO DISCONTINUI”, SI’ UNANIME A RISOLUZIONE SEL

Nel testo si chiede in particolare di “intervenire prioritariamente per la stabilizzazione del personale discontinuo appartenente ai nuclei cinofili dei vigili del fuoco”

Sì unanime dell’Aula a una risoluzione presentata da Igor Taruffi e Yuri Torri (Sel) in cui si chiede alla Giunta regionale di attivarsi con urgenza nei confronti del Governo per salvaguardare “il ruolo dei vigili del fuoco cosiddetti discontinui perché siano adottati provvedimenti che consentano la loro stabilizzazione nel Corpo nazionale dei vigili del fuoco e, in particolare, a intervenire prioritariamente per la stabilizzazione del personale discontinuo appartenente alle unità cinofile”.
Votano a favore, oltre a Sel, Pd, Ln, M5s, Fi e Fdi-An. Approvati a maggioranza (astenuto il M5s) anche cinque emendamenti al testo proposti da Silvia Prodi (Pd).

I vigili del fuoco discontinui- evidenzia Taruffi– fanno parte del personale operativo del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, sono iscritti in appositi elenchi istituiti presso i comandi provinciali, ricevono la medesima formazione dei loro colleghi permanenti, hanno funzioni equiparate, ma diverso inquadramento presso il Corpo, poiché svolgono il loro servizio in modo precario, in assenza di un rapporto d’impiego con l’amministrazione pubblica.
Sono, quindi, vigili del fuoco precari,- si legge nel testo- che si sarebbero visti diminuire i giorni di richiamo in servizio, da 20 a 14 giorni, a causa dei continui tagli alle risorse del comparto sicurezza, con una conseguente “incisiva diminuzione del già modesto corrispettivo percepito”.
Taruffi riferisce che “si prevede la chiusura di numerosi distaccamenti volontari dove prestano servizio i vigili del fuoco discontinui”, cosa che potrebbe comportare la “perdita di lavoro per circa 15.000 precari”.
Nel testo approvato si evidenzia anche che “il decreto legge 113 del 2016 (art.6 bis) per assicurare la piena efficienza organizzativa del dispositivo di soccorso pubblico del Corpo nazionale dei vigili del fuoco, anche in occasione di situazioni emergenziali, autorizza, in via eccezionale, l’assunzione straordinaria nei ruoli iniziali del Corpo, attingendo a graduatorie pre-esistenti e marcando una direzione verso la stabilizzazione del personale e la riduzione dei volontari”.  
Si deve quindi riconoscere “il lavoro di migliaia di persone che hanno prestato un indispensabile servizio” e adottare provvedimenti “per ricollocare il personale discontinuo”, in modo da “non disperdere irragionevolmente la competenza di persone formate dall’amministrazione pubblica e poi dalla stessa rese disoccupate”.
L’attenzione deve poi essere rivolta- ribadisce Taruffi- alle unità cinofile dei vigili del fuoco, che sono attualmente “186 a livello nazionale, di cui 155 hanno già conseguito la certificazione operativa e di queste circa 45 sono discontinue”.
“Fino al 2014,- si legge nella risoluzione- il personale discontinuo del nucleo cinofilo dei vigili del fuoco ha svolto turni di servizio mediante richiami di 20 giorni, che hanno assicurato la copertura operativa del servizio cinofilo”, mentre “oggi, a seguito delle drastiche riduzioni che la componente discontinua ha subito a partire dagli inizi del 2015 (il 75 per cento in meno rispetto l’anno 2014), il nucleo cinofilo dei vigili del fuoco non ha più personale da impiegare in interventi di soccorso e tanto meno in ambito formativo e di logistica e mantenimento della struttura sede della scuola nazionale per la componente cinofila”.

Prodi, illustrando gli emendamenti integrativi al testo, conviene sulla rilevanza del tema affrontato dalla risoluzione, puntando in particolare sull’indispensabile attività in azioni di soccorso dei nuclei cinofili, il cui numero è particolarmente ridotto.  Andrea Bertani, dichiarando il voto a favore del M5s, sottolinea che “i tagli della spending review penalizzano anche il Corpo dei vigili del fuoco”: oggi- aggiunge- ci concentriamo su questo particolare aspetto, uno dei tanti che riguardano i Vigili del fuoco, ma anche il Corpo forestale dello Stato, assorbito nell’Arma dei Carabinieri, con il rischio di “creare un vuoto”.

 (ac)

 

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